Nelle scorse ore, il capogruppo della Lega Nord in Commissione di Vigilanza, Davide Caparini, ha criticato la ventilata pioggia di accrediti in occasione delle Olimpiadi che si terranno tra qualche mese a Londra:
Siamo alle solite: la Rai si prepara a sperperare altri soldi dei contribuenti e a umiliare professionalità interne in occasione delle prossime Olimpiadi estive di Londra. Abbiamo notizia dell’ennesima distribuzione di accrediti per giornalisti da mandare alla ‘Casa Italia’ scelti con criteri clientelari-territoriali. Così dalla spedizione olimpica sono stati esclusi molti giornalisti che nel corso di questi anni hanno seguito quelle discipline ed è stata discriminata la redazione milanese. E’ un film già visto negli ultimi anni – prosegue Caparini -. Quando ci sono da seguire gli eventi illuminati dalle luci della ribalta, frotte di giornalisti da Roma prendono armi e bagagli e decollano alla conquista del mondo, o come accade settimanalmente alla conquista del Nord Italia in occasione delle partite di calcio. Va da sé che questi inutili viaggi sono corredati da sostanziali rimborsi spese di biglietti aerei, alberghi, pranzi e cene. Ci chiediamo dove sia il criterio di economicità e, soprattutto, se esiste una deroga per gli amici. Si tratta infatti di trasferte assolutamente inutili visto che quegli eventi possono essere seguiti egregiamente dai giornalisti Rai con sede a Milano.
Il direttore di Rai Sport, Eugenio De Paoli ha smentito categoricamente ogni accusa (Fonte Ansa):
E’ un’affermazione pretestuosa perché siamo in un regime particolare. La prima restrizione è la trasmissione di massimo 199 ore, che ha comportato anche un limite negli accrediti. Saranno 130 in tutto gli inviati tra tecnici e giornalisti per i 25 giorni dell’evento. E’ una lista miratissima, nella quale ogni collega avrà una funzione precisa. E’ composta dai giornalisti che normalmente seguono le discipline olimpiche. Tra questi ci sono i colleghi di Milano. Parla di una cosa che non conosce. Le Olimpiadi non si possono seguire né da Milano né da Roma, perché il vero problema sono i costi dei segnali: trasportarli dall’origine all’Italia costava moltissimo e per questo abbiamo convenuto con la direzione generale di seguire l’evento da Londra. L’obiettivo principale della Rai sarà seguire gli atleti azzurri. Avremo a disposizione circa 12 ore al giorno di diretta, che ci consentiranno di creare una rete olimpica. Sarà probabilmente Rai2.
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