Ieri, giornata nella quale si è sbloccata la situazione in casa Rai, è stato il Santoro-day. Dopo l’annuncio dell’approdo del giornalista campano su La7 dalla prossima stagione, lo stesso Santoro è stato ospite del Tg La7 condotto da Enrico Mentana ed ha anche tenuto una conferenza stampa. Dopo il salto vi proponiamo le sue dichiarazioni e proviamo a riepilogare la situazione:
Sulla scelta di La7:
Ho deciso perchè innanzitutto l’anno scorso abbiamo potuto realizzare un’esperienza straordinaria: un grande successo in compagnia di centomila persone che hanno contribuito donando i loro 10 euro. E poi perchè finalmente si può realizzare un esperimento di integrazione di un grande network e una produzione indipendente che per altro ha una base sociale molto ampia.
Sull’avvio della nuova stagione di Servizio Pubblico, nella quale sono confermati Marco Travaglio e Vauro (“se non hanno altri impegni”):
Inizieremo il 25 ottobre, quindi c’è ancora tempo per pensare a tutte le novità. Naturalmente ci aspettiamo che con l’avvicinarsi della scadenza elettorale i talk politici tornino ad assumere un ruolo centrale nella televisione italiana come è sempre stato in queste circostanze. Però secondo me ci sono degli elementi di usura che vanno messi a fuoco: ci impegneremo a produrre contenuti più adatti alla nuova sensibilità del pubblico. Siamo un soggetto collettivo che vuole sperimentare nuove formule, nuovi formati, ma anche nuovi modi di raccontare la realtà attraverso il documentario ma anche attraverso la ricostruzione cinematografica che è sempre stato un po’ il nostro pallino.
Santoro ha mostrato entusiasmo per la nuova avventura:
Nessuno ha messo in evidenza il fatto che al momento La7 sia l’unica televisione che sul modello americano ha un appuntamento previsto per tutti i giovedì di tutto l’anno. Quindi questa è una cosa estremamente importante ed è anche un modello di integrazione perchè poter lavorare con una produzione indipendente quale noi siamo prefigura un modello di network del futuro aperto alle spinte più importanti della società.
Sulle possibili novità nel talk show:
Da fine agosto cominceremo a rifornire di contenuti il nostro sito web per iniziare la nostra avventura. Per quanto riguarda possibili volti nuovi sto facendo una selezione di ragazzi che hanno poco più di vent’anni, quindi qualcuno ce ne sarà. Adesso lasciami una settimana di tregua. Come dire: ho avuto Stella per tutto il tempo sulle spalle!
Quale sarà lo stipendio dell’anchorman? E la questione della libertà editoriale? Ecco le parole di Giovanni Stella, ex amministratore delegato e attuale consigliere di Ti Media:
L’anno scorso lui desiderava avere piena libertà autoriale senza darci sufficienti garanzie per eventuali danni che questa libertà avrebbe potuto provocare. Quest’anno, invece, mi ha dato questa garanzia ma sarà lui a pagare i danni per eventuali querele presentate nei confronti del programma. Lo pago in funzione degli ascolti che raggiungo, ho stabilito una scaletta che mi consente di rendere il programma redditizio.
Un’ultima questione resta aperta, secondo il sottoscritto: Michele Santoro non aveva annunciato nell’ultima puntata di Servizio Pubblico che il destino del programma sarebbe stato condiviso dai 100mila telespettatori che hanno contribuito con 10 euro a realizzare? Questa condivisione è davvero avvenuta? Insomma, i finanziatori-azionisti di Servizio Pubblico hanno potuto esprimere la propria posizione?