Mauro Masi, ex direttore generale della Rai, ha rivelato al settimanale Chi di voler pubblicare un libro per raccontare tutta la sua verità sulla faccenda Bisignani, nonchè il suo tormentato rapporto con Michele Santoro ai tempi di AnnoZero. A mesi di distanza dalla sua telefonata durante una diretta del programma, il dirigente sembra disposto a sotterrare l’ascia di guerra e tendere una mano al giornalista:
Santoro è sicuramente un grande professionista e si vedrà che, nella realtà, è molto meglio di come si sforza di apparire, a beneficio del suo pubblico, che lo vuole a tutti i costi nel ruolo del provocatore. Sarà un’autentica sorpresa […]. La famosa telefonata a Santoro? Non la rinnego, ma sarebbe stato meglio andare in trasmissione di persona.
L’ex dg, oggi amministratore delegato della Consap (concessionaria servizi assicurativi pubblici) sottolinea quanto sia stata “una liberazione” aver lasciato la dirigenza della televisione pubblica pur convinto che “il tempo mi renderà giustizia”:
Quella di viale Mazzini è stata un’esperienza professionale importante ma, per come era andata ultimamente, uscirne ha significato davvero una liberazione. Amo le sfide anche se questa è stata più difficile del previsto. Non ho digerito il fatto di passare come un censore. Non sono riuscito a far arrivare il mio messaggio: la volontà di applicare le stessere regole a tutti. Da Bruno Vespa a Giuliano Ferrara, a Michele Santoro. Lo ammetto: non ci sono riuscito. Ho il rimpianto di non essere riuscito a comunicare ciò che volevo. Nella vita ho imparato a voltare pagina. Sono della Vergine, concreto.