Alessandra Comazzi ieri ha scritto un’interessante riflessione su Matricole e Meteore e più in generale sulla televisione di oggi, intitolato Tv, il regno del fondoschiena. La giornalista, su La stampa, indica come filo conduttore fra il preserale di Italia 1, Prendere o lasciare, e la prima serata di M&M Matricole e meteore:”Quello che le ragazze portano a dividere le chiappe” e come conduttore, il sedere nel suo insieme:
Il pretesto è rappresentare vecchi personaggi trasformati o spariti. Ma il vero scopo è mettere compiutamente in scena la parte del corpo che una volta si definiva «là dove non batte il sole», che tempi. Intorno al «bottom», molto a quello di Belen Rodriguez, si costruisce lo show. Quello è il protagonista, il resto è contorno.
Secondo la Comazzi, il contorno è infarcito di volgarità:
E, attenzione, la volgarità non sta tanto nei fondoschiena inquadrati, che sono sempre alti, giovani e ben fatti. Ma soprattutto nelle parole che fanno dire al conduttore, Nicola Savino. Esempi. Savino ricorda i puffi, e il Grande Puffo che diceva sempre i proverbi, tra cui «tira più un pelo di puffa che un carro di buoi». O un riferimento alla «pelliccia di Volpe» (Adriana), che non era un paltò. Juliana Moreira e bella e funzionale al sistema del corpo è mio, lo gestisco io e lo espongo in tv. E tutto si tiene.
Credo che ci sia una sostanziale differenza tra Prendere o lasciare e M&M Matricole e meteore: nel primo caso l’inserto di Raffaella Fico è stato aggiunto successivamente e poteva essere tranquillamente pensato in maniera differente (invece gli stacchetti sono stati resi volutamente provocanti con la speranza che riuscissero a catturare un maggior numero di persone di sesso maschile); nel secondo caso Juliana Moreira, può essere anche stata scelta per la sua bellezza, ma non fa nulla per metterla ripetutamente in mostra.