Luca Argentero ha rilasciato un’intervista al quotidiano Libero nella quale ha risposto alle critiche che soprattutto la carta stampata ha riservato alla nuova coppia di conduttori de Le iene Show. Argentero, infatti, è affiancato da Enrico Brignano, oltre che dalla confermata Ilary Blasi. In merito al giudizio di Repubblica (“coppia peggio assortita del secolo“) e de Il corriere della sera (“fuori contesto“) l’ex gieffino ha replicato:
Avranno avuto le loro ragioni, ma francamente me ne infischio. Per me sono importanti altri fattori come la crescita porfessionale, il rapporto con il regista, l’arricchimento personale […] E vale anche per i film: i commenti di quei signori che non hanno mai messo piede sul set o in uno show tv mi lasciano indifferente. Inoltre sono poche le persone di cui temo il giudizio. Una su tutte, mia madre. Ecco, se a lei non fosse piaciuta mi sarei preoccupato.
Argentero è consapevole che “il pubblico è molto legato a Luca e Paolo” e che è “impossibile non farli rimpiangere“, ma “gli ascolti sono stati buoni“. Poi torna nei panni di attore (recentemente è stato il protagonista di Tiberio Mitri):e offre uno spunto di discussione per quanto concerne la fiction italiana, ove Don Matteo è l’unica a garantirsi 7milioni di telespettatori:
Il nuovo ambiente digitale ha frammentato gli ascolti. Inoltre quando si sperimenta, come nel caso di Tiberio Mitri, si utilizza un linguaggio differente che non necessariamente incontra il favore del pubblico. Don Matteo, al contrario, è un prodotto tradizionale, gradevole, che gode dell’affezione del pubblico. Ma tra 10/15 anni sarà difficile vederlo ancora in video: lo scenario sta cambiando e le nuove generazione apprezzano storie più cinematografiche.
Infine un commento sulla sua storica esperienza nella casa del Grande Fratello, dopo che Andrea Cocco, ultimo trionfatore del reality, ha dichiarato che non lo rifarebbe:
Lo rifarei cento volte: devo tutto a quell’esperienza. Anche se io rappresento l’eccezione e non la regola del Gf: sono stato molto fortunato. Molti invece scambiano il Gf per un ufficio di collocamento.
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