Il valzer delle nomine Rai, volute fortemente dal direttore generale Lorenza Lei, sta irritando i consiglieri d’amministrazione. Nelle ultime ore, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten hanno espresso le loro perplessità sull’elezione di ben tre condirettori giornalisti al Gr3, a Gr Parlamento e Rai Parlamento (Fonte Ansa):
Altro che spartizione lottizzatoria! Ormai siamo di fronte ad un vero e proprio marchettificio, all’autolottizzazione di una maggioranza assecondata consapevolmente dal direttore generale che pur di sopravvivere e’ disposto a qualsiasi compromesso. Mentre a parole il direttore generale predica rigore, mentre impiegati, tecnici ed operai si vedono negare il premio di produzione ed i dirigenti l’MBO, mentre dal 4 novembre dello scorso anno sono sospesi tutti gli interventi di politica retributiva e dei passaggi di livello, mentre conduttori, autori e professionisti non graditi vengono accompagnati alla porta, mentre da mesi ascoltiamo da parte della direzione generale severi richiami alla trasparenza e alla meritocrazia, la stessa direzione generale ha proposto oggi la nomina di ben tre condirettori giornalisti al Gr3, a Gr Parlamento e Rai Parlamento.
Gianfranco D’Anna, Giorgio Giovannetti e Simonetta Faverio sono i candidati prescelti ad occupare le tre poltrone. I due consiglieri, però, ritengono che la Lei sti assegnando incarichi inutili:
Spieghi la dottoressa Lei con quale coerenza e con quale credibilità, in una situazione aziendale difficilissima per la crisi degli ascolti e dei ricavi, da una lato predica austerità, lacrime e sangue e dall’altro chiede, ad esempio, per una redazione (quella di Gr Parlamento) che già conta 2 vicedirettori, 2 capi redattori, 3 vicecapiredattori, 1 caposervizio e 7 redattori ordinari di nominare un condirettore. Così come vorremmo spiegato a quale logica organizzativa e professionale risponde la nomina a Rai Parlamento , redazione che già ha 3 vicedirettori, 1 caporedattore centrale, 5 capiredattori, 4 vice capiredattori, 3 capiservizio e 15 redattori ordinari, un condirettore con sede a Milano dove non vi è neanche una redazione. Crediamo che la misura sia veramente colma. La Rai è un servizio pubblico determinante per la tenuta democratica e la crescita del Paese.
Di fronte ad uno scenario quasi incomprensibile, Rizzo Nervo e Van Straten chiedono un intervento urgente per mettere la parola fine ad una spartizione inspiegabile:
Non si può assistere inerti alla spartizione selvaggia delle sue spoglie per questo rivolgiamo un appello accorato affinché le Istituzioni intervengano con urgenza per impedire che altri sfregi ed offese possano determinare il dissolvimento di quello che ancora oggi nonostante tutto è un grande patrimonio di competenze e di saperi da salvaguardare e non da distruggere.
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