Licia Colò ha rilasciato una interessante intervista a Tgcom nella quale parla del suo ultimo libro, C’era una volta una gatta (“Dopo i primi libri ho ricevuto migliaia di mail di persone che non facevano il classico complimento ma che mi volevano rendere partecipe di qualcosa che era accaduto a loro. Ho messo tutte queste mail da parte e ho deciso di raccogliere in un terzo libro le esperienze di tutte quelle persone per cui gli animali hanno valore inestimabile”), televisione e progetti per il futuro.
La conduttrice, che adora condurre Alle falde del Kilimangiaro (“Sicuramente è un programma che amo, ma dopo tanti anni non mi dispiacerebbe un po’ di innovazione”), ricorda con affetto L’arca di Noè, il programma di Canale 5 del 1989:
E’ stato un programma che ho fortemente voluto io e in cui mi sono dedicata per la prima volta nell’interazione uomo-animale. E poi è diventata la strada della mia vita. Questi miei interessi da sempre, ma in quell’anno è come se avessi deciso cosa volevo fare da grande. Ho avuto l’opportunità di fare una puntata zero, che è andata molto bene, e poi il programma è andato avanti per molto tempo.
Un altro programma che non ha dimenticato è Bum Bum Bam:
Eravamo tutti molto giovani. C’era Giancarlo Muratori, che dava la voce a Uan, che era un attore di teatro straordinario. Ho un ricordo sereno di una giovane ragazza che faceva un programma per bambini. Ho un po’ di rimorso per le migliaia di lettere che scrivevano i bambini e alle quali nessuno rispondeva, perché non c’era proprio la possibilità. Una cosa tristissima…
In futuro Licia sogna di fare un programma allegro, solare, divertente, completamente folle, che non abbia niente a che vedere con le sue tradizionali trasmissioni, per poter staccare un po’ e divertirsi per qualche mese, prima di tornare alla normalità.