La conduttrice Licia Colò, famosa per i suoi programmi sulla natura e le bellezze del pianeta Terra, si racconta in un’intervista realizzata da Tv Sorrisi e Canzoni.
La sua passione per i viaggi è cominciata da piccolina, grazie al lavoro di suo padre, pilota di aerei di linea, che nel corso della sua adolescenza l’ha portata a visitare località lontane, e proprio parlando della sua giovinezza e di suo padre ha detto:
mi ha portato a vedere tanti posti; quello che mi sconvolse maggiormente fu l’India, a 16 anni: a Bombay vidi lebbrosi e persone morte sul ciglio della strada. Un vero shock. Il viaggio è stato l’università della mia vita: motivo di riflessione, di cambiamenti continui, di pagine da voltare. Sì, tutto è cominciato con gli aerei, però allo stesso tempo con l’amore per la natura: mi piaceva l’idea di visitare dei posti dove ci fosse ancora una natura da scoprire
Dopo il debutto in tv con Bim Bum Bam, la conduttrice comincia la sua avventura conducendo programma sulla natura come L’arca di Noè, Geo&Geo, Timbuctù e Alle falde del Kilimangiaro.
Oramai sono 11 anni che la reginetta della natura conduce il suo programma, e la domanda del settimanale in relazione a questo dato è stata ovvia: A lei non pesa la routine?
La Colò senza troppi indugi ha risposto:
Il mondo offre sempre spunti nuovi. Io di certo non mi sono stufata. E sono sempre pronta a cambiare la scaletta, anche la domenica mattina
Poi il discorso continua sulla trasmissione, e su cosa è stato cambiato nella nuova edizione e sull’andamento degli ascolti, e a tale domanda Licia Colò ha risposto:
Tentiamo di sfruttare di più la diretta. Siamo partiti con un collegamento, complicatissimo, col deserto di Atacama, quello dei minatori cileni. Siamo una finestra sul mondo, cerchiamo di stare sull’attualità. In questi anni tutte le trasmissioni hanno perso ascolto perché la tv si è frastagliata. Undici anni fa facevamo il 12% di share, l’anno scorso tra 9 e 10, ma se vede quello che hanno perso gli altri, noi abbiamo tenuto. Tra l’altro veniamo dopo il Tg L.I.S., quello per i sordi, e partiamo così dal 3%. Facciamo un programma pieno di contenuti, rispettiamo il dolore della gente e diamo messaggi in cui crediamo profondamente. Per questo si lavora il doppio. Ma oltre certe cose non vado. Tipo la morte in diretta
Gli anni passano, ma gli ospiti della trasmissione non sono mai persone famose , ma persone comuni, e proprio parlando del perché la trasmissione non invita mai le star, la Colò ha risposto:
Chiedono cifre altissime. Abbiamo avuto i due spagnoli che hanno fatto abolire la corrida in Catalogna; ora stiamo tentando di avere un parente del Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, a gennaio ci sarà la figlia di Mandela. Sono loro i nostri vip
Infine, il discorso cade sui vari programmi che vanno in onda in contemporanea con la sua trasmissione, per esempio Domenica In e Domenica Cinque con la D’Urso, e proprio parlando di quest’ultima ha detto:
Vedo spesso persone che urlano al limite della rissa. A me non piace questo tipo di tv però non posso fare esempi concreti, sarei superficiale. Diciamo che non vado alla ricerca di una tv urlata. Anzi, a me piace sussurrata, e questo è un paradosso in un momento in cui vince chi grida di più. Certi programmi fanno passare il messaggio che chi non urla è debole: mi piacerebbe che in una società che crolla a pezzi si andasse a rivalutare la buona educazione, la sensibilità, il piacere di ammirare un paesaggio
Insomma, Licia Colò è potatrice sana di buone intenzioni ed ha un grande rispetto per la natura, ha una dote eccezionale ed un modo di vivere la vita completamente differente dalle persone dello spettacolo, qualità che la porta ad essere una delle conduttrici meno chiacchierate negativamente e più amate dai telespettatori.
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