Ai lettori di Corriere.it, Gene Gnocchi ha anticipato la formula del suo nuovo programma, L’Almanacco del Gene Gnocco, in partenza a novembre su Raitre:
Dovrebbe partire la prima domenica di novembre in seconda serata per nove settimane. L’idea è molto semplice: il tipico almanacco che c’era una volta però modulato per la settimana, quindi ci sono tutte le rubriche ma in chiave comica e satirica. C’è il santo del giorno, accadde domani, il sole sorge. Dirò questa settimana Daniele Capezzone sorge alle 6.45 e smette di dire cagate alle 23.32. Il santo del giorno è , invece, un santo che ha fatto una cosa particolare. Nella puntata zero, c’era un ragazzo di colore che si trovava sul Po per conto di Golletta Verde, stava facendo dei prelievi, vede questo enorme pesce siluro che sta attaccando Calderoli, lì per il rito dell’ampolla padana, e con un gesto di estremo coraggio non si butta e non lo salva. E per questo è santo.
E aggiunge altri dettagli sulla trasmissione:
Ci sarà una rubrica dedicata al prossimo plastico di Porta a Porta, plastici per omicidi ancora commessi. Ci saranno anche, per dire, purtroppo non è mai accaduto oppure accadde domani o ancora l’animale del giorno. E anche la ricetta del giorno, perchè insegneremo a fare la Red Bull fatta in casa.
E sul suo passato televisivo rivela:
Il programma più bello che ho fatto è stato Dillo a Wally su Italia 1, una specie di talk con avvenimenti pazzeschi, stranissimi e la gente ancora lo ricorda con piacere. Andò male ma secondo me era avanti di vent’anni. Il programma più brutto, invece, la seconda edizione di Artù e Il boom con Teo Teocoli. Tra i fuoriclasse dei comici, adoro Teo ed un nome su tutti, Corrado Guzzanti.