Mara Venier parla della sua esperienza di conduttrice de La vita in diretta in un’intervista rilasciata ad Alessandra Menzani di Libero. Il racconto parte dall’inizio:
All’inizio della stagione dovevo condurre La prova del cuoco. Era cosa certa. Poi la Clerici ha fatto un grande Sanremo e ci teneva a tornare ai fornelli. Mauro Mazza, direttore di Raiuno, mi ha proposto La vita in diretta. Ho fatto i salti di gioia. Quello del pomeriggio è il mio pubblico. Sposini non doveva esserci, si era parlato di un altro giornalista. Quando ho saputo che dovevamo condurre insieme ero diffidente: dovevo entrare in quello che era il programma di un altro, e l’ho fatto in punta di piedi.
La Venier prima di collaborare con Sposini lo conosceva (abitavano nello stesso palazzo), ma non aveva un gran rapporto con lui, poi:
Smentendo tutti, abbiamo creato un rapporto unico. Di amicizia e complicità. E fisico: eravamo sempre abbracciati. Io gli appiccicavo il lucidalabbra ovunque, quello coi brillantini. Me lo baciavo tutto. Lui ride con me, l’ho cambiato. Si diverte, c’è un’alchimia perfetta. Siamo la coppia più bella della tv.
Il 29 aprile Lamberto Sposini viene ricoverato d’urgenza e Mara Venier rimane sola a condurre La vita in diretta:
Sono stata io a non voler che nessuno sostituisse Sposini. Il senso di solitudine era tanto. Ad ogni risultato d’ascolto positivo pensavo a lui, al successo che abbiamo ottenuto. La vita in diretta è il programma leader del pomeriggio. Nazional-popolare con orgoglio. La gente ci segue perché ci vuole bene. Mi sono dovuta occupare di cronaca nera che non è il mio forte. Mi hanno aiutato gli inviati. Ho imparato da Lamberto. Prima di andare in onda mi diceva: “Sobrietà”. Aveva il terrore che mi buttassi su un ospite.
Nel futuro della conduttrice non c’è solo il pomeriggio feriale di Raiuno:
domani si discute di un numero zero per un nuovo programma autunnale. C’è un progetto di entrare nella domenica di Raiuno con una striscia de La vita in diretta. Ma senza Lamberto … Vediamo.