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Iva Zanicchi: la fiction che vorrei fare dovrebbe essere basata sul mio libro “Polenta di castagne”

Foto: AP/LaPresse

Iva Zanicchi cantante, conduttrice, attrice e politica ha da poco reso noto che abbandonerà la carriera politica nel parlamento Europeo del Pdl, e in una intervista rilasciata a Il Tempo parla dei suoi progetti futuri, e del suo probabile rientro nel mondo della televisione.

Parlando del mondo della fiction Iva rivela i suoi gusti, per esempio quale è la sua fiction preferita e di quella di cui vorrebbe far parte e dice:

Mi dispiace ma sono di parte. La mi preferita è “Caterina e le sue figlie“. Era molto carina, ho lavorato con la grande Virna Lisi e poi io avevo un ruolo molto importante. Non credo (parlando di Caterina e le sue Figlie), è stata mandata in onda per tre anni consecutivi. Ma la fiction che vorrei fare – e sono un po’ presuntuosa a dirlo – dovrebbe essere basata sul mio libro “Polenta di castagne”. E io vorrei interpretare la mia bisnonna. Farei la parte della vecchia ma molto simpatica e divertente


Per quanto riguarda il programma tv sulla sua carriera, Iva ci rivela che:

Dovevamo andare in onda a maggio ma è slittato. Io ci credo ancora e mi hanno detto che sicuramente si farà. Diciamo a ottobre. Bene, mi sta meglio

Anni ed anni passati in televisione con programmi dal grande successo come Ok il prezzo è giusto, ed infine la politica, che l’ha portata in giro su è giù per il mondo per la commissione Europea. Proprio parlando di lavoro e futuro, Iva rivela che:

Non voglio un futuro in politica, tutto si concluderà quando finirà questa legislatura. Non ho nessuna intenzione di andare avanti. È stata un’esperienza molto forte ma si concluderà

La signora Zanicchi durante l’intervista parla anche della sua fan page su FB e delle varie minacce e commenti positivi sul suo conto e dice:

Ho saputo che ci sono state anche minacce di morte contro di me, ma anche commenti positivi. Sì, chiaramente ci saranno anche quelli. Ma ad esempio a Natale e Pasqua non ricevo più bigliettini d’auguri e ciò mi manca. Se c’è una persona che ancora li scrive è Franco Zeffirelli. Mi manda degli auguri bellissimi. Io non voglio scrivere messaggini, voglio vedere la mano di chi scrive. Voglio sentire la penna

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