Abbandonate le inchieste di Exit per La7, Ilaria D’Amico ha firmato un contratto in esclusiva con Sky fino al 2014 (Fonte Libero):
A Sky sento di dovere tutto. E poi ho avvertito un progetto molto forte su di me. Si riparte a fine agosto con il calcio e dopo sette anni, in studio, non avrò più Mario Sconcerti, che avrà un programma tutto suo. Così toccherà ricostruirmi nuovamente un ruolo, magari diventare un po’ più battagliera con allenatori e giocatori e sostituirmi a Mario nella polemica… Il ruolo del tecnico non spetterà, comunque, a me. La nostra domenica di calcio sarà lunghissima, avremo tre ore in più di approfondimenti, dalle 17 alle 20: quello sarà lo spazio della polemica, dell’analisi, della drammatizzazione. Non mi tirerò indietro, la polemica fa parte del divertimento del calcio.
Ma le novità non si limitano al mondo del pallone:
Lo show della domenica è il calcio d’inizio della stagione, per così dire. Nel 2012, abbiamo in cantiere un programma d’informazione. Posso sbilanciarmi ancora poco. Rifare Exit non avrebbe senso. Non è escluso però che l’appuntamento da settimanale diventi quotidiano. Magari su Sky Uno, la rete che dà più imprinting a tutto il mondo Sky. Per dirla tutta, però, il progetto è ancora sul tavolo, bisogna ancora capire quel che accadrà nell’azienda nelle prossime settimane: il nostro Ad è appena stato trasferito a Londra e tutto andrà ridiscusso con chi lo sostituirà. Quel che è sicuro però e che cambieremo il modo in cui si fa opinione in Italia. Altrimenti, non è neanche il caso di cominciare.
A proposito del suo addio consensuale a La7, la giornalista ha detto:
A La7 mi sono trovata benissimo e tra tre anni potrei anche tornarci. Sento dire in giro che La7 è una tv rossa ma non è vero. E’ un’etichettatura che rientra nell’ossessione che imperversa ora di classificare tutto come pro o contro Berlusconi. Ma una tv rossa non avrebbe Enrico Mentana come uomo di punta.
L’acquisto di Simona Ventura, la direzione di Sky Tg24 a Sarah Varetto, gli approfondimenti politici di Paola Saluzzi sembrano configuare Sky come una rete che si veste di rosa:
Più del 50% delle giornaliste di Sky sono donne. Questo mi piace molto ma ogni donna è una storia a sè, io guardo al mio giardino. E poi, perchè parlare di primedonne? Non è stata mia la decisione di presentare la stagione Sky Sport a Buenos Aires nell’albergo che fu la casa di Evita Peron anche se è un’idea che non mi è dispiaciuta affatto.