La Repubblica ha pubblicato un’inchiesta riguardo i quiz in tv, ormai una tradizione storica del nostro costume e del piccolo schermo italiano. Gerry Scotti, intervistato sempre dal quotidiano, ha stilato un piccolo identikit del concorrente ideale, parlando di come si sia evoluto il quiz televisivo e rilasciando anche qualche indiscrezione sul suo nuovo programma Money Drop.
Su Money Drop, Scotti parla della novità ossia i soldi veri presenti in studio:
E’ il bello del gioco. Il milione è lì. Li piazzi sulla botola che, se sbagli la domanda, lo inghiotte. Conservare la cifra intatta dopo otte domande non è facile. Con i soldi veri, le coppie si emozionano e discutono prima di rispondere.
Gerry svela anche le peculiarità principali che un concorrente deve possedere:
I quiz sono cambiati, non si chiede più il nome della portinaia di Mozart. Il concorrente deve essere coraggioso e informato: uno che legge i giornali e segue la cronaca. L’erudito di Mike non esiste più, poi il libro di testo lo davano gli autori e il concorrente doveva sapere solo quello. Il bello oggi è passare dalla lirica al calcio, le domande oggi somigliano ai quizzoni della maturità.
D’accordo con Scotti, è anche Carlo Conti che, come sempre riportato da La Repubblica, oltre a non voler portare L’Eredità in prima serata, afferma:
Oggi il quiz è cambiato, non ci sono più i campioni, è finito il noziosismo, basta avere una discreta cultura generale, bisogna soprattutto essere informati e leggere i giornali. Ci sono stati laureati che hanno sbagliato e operai e camionisti, grandi lettori, che hanno saputo rispondere.
E aggiunge:
Il game show è per tutti. Non è più l’Italia del Rischiatutto che si riuniva davanti alla tv. Allora c’erano meno laureati, si leggeva meno, non c’era Internet.
Paolo Bonolis, infine, spiega velocemente lo spirito del suo nuovo quiz, Avanti un altro, in onda in autunno:
Sarà un gioco serissimo perché valgono le regole ma è anche un modo per divertirci insieme.