A niente è servito il grande consenso di critica quasi immediatamente conquistato. G’ Day in quanto ad ascolti difficilmente è andato oltre il 2-3%. A difendere il primo preserale della storia di La7 ci ha pensato Geppi Cucciari dalle pagine di Io Donna. La conduttrice ha fatto sapere che i numeri della tv di Telecom Italia non sono minimamente paragonabili (oltre che oggettivamente raggiungibili) a quelli di Rai e Mediaset:
Gli ascolti da Rai1 su La7 non li fa nessuno. E mai potrà farli. Un po’ mi dispiace quando mi paragonano ai colleghi che vanno in onda nello stesso orario, Carlo Conti e Flavio Insinna, due professionisti eccellenti e squisiti. Ma paragonare un programma di attualità in diretta con un quiz non ha senso, né editorialmente, né per gli ascolti. La7 ha sempre pensato di offrire un’alternativa: il quiz c’era già e pure ben rodato. Qui si è trattato di sperimentare.
Geppi, parlando del suo passato professionale, ha dichiarato:
A Zelig devo tutto. Quando sono arrivata a Milano abitavo in via Pierlombardo e la mia camera dava sul teatro Franco Parenti. Sentivo gli applausi e dicevo “un giorno avrò io gli applausi”. Tra l’altro non facevo neppure cabaret in quel periodo, lavoravo in un notaio. La mia amica Lucia mi diceva “See…”
Cosa accadrà a G’ Day nella prossima stagione tv non è dato saperlo. L’ex protagonista del telefilm Belli Dentro si limita a parlare in generale del mestiere della tv:
Questo è un mestiere in cui non devi pensare ai punti di arrivo, ma cercare di cogliere quello che serve dove serve. Lavorando molto, di modo che se arrivano le cose belle sei pronta. Ma se arrivano le delusioni sei pronta lo stesso.
La Cucciari ha concluso l’intervista dicendo di voler diventare al più presto mamma. Speriamo almeno di non rimanere orfani a lungo della sua presenza in televisione.
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