Dopo aver intervistato il diretto interessato Michele Santoro, Silvia Truzzi de Il fatto quotidiano ha interpellato sulla rottura della trattativa tra l’ex conduttore di Annozero e La7, il direttore del TgLa7 Enrico Mentana.
Fu proprio Mentana ad annunciare in diretta all’interno del notiziario della rete di Telecom che l’accordo con Santoro era praticamente fatto. Ed è stato proprio Mentana a fare un “tifo sfrenato” per il giornalista campano e a proporre di accogliere la trasmissione di Santoro sotto la testata del telegiornale che dirige. Ma, al momento, i risultati non sono quelli sperati. Mentana, però, si mostra ancora fiducioso. D’altronde – lo ha ricordato in apertura di intervista – anche lui fu contattato da La7 nel febbraio del 2009, ma ne entrò a far parte solo un anno e mezzo dopo.
Enrico Mentana davanti alle domande della giornalista del quotidiano di Antonio Padellaro mantiene il consueto equilibrio: Santoro ha posto la condizione della liberta autoriale?
Io penso che la libertà autoriale sia una bellissima cosa. La questione è quella della responsabilità di chi fa informazione. Io credo di essere libero, ma ho anche delle responsabilità di legge come direttore.
Proprio per superare tale questione in effetti Mentana aveva proposto di diventare il responsabile delle trasmissioni di Santoro. Ma “ la proposta l’avevo fatta io. Si poteva accettare o no”
Il direttore del telegiornale non lesina segnali di ottimismo:
L’interesse che avevo e che ho è rafforzare La7 con una presenza capace di attirare attenzioni e accendere passioni come quella di Michele. È un obiettivo che ora è più difficile, ma che io continuo a perseguire. I cocci si possono rimettere insieme.
E prosegue, precisando di non poter rivestire il ruolo di giudice supremo nella contesa tra le due parti:
Alla fine, se questo maledetto stop lo supereremo, si parlerà meglio e più serenamente di quello che è accaduto. Michele ha espresso chiaramente il suo sospetto, i dirigenti Telecom dicono che non è vero. Non posso fare la Corte di Cassazione tra le due parti.
Enrico Mentana, così, ammette che qualcuno che rema contro La7, che è restìo alla rottura del duopolio esiste:
C’è inquietudine perché qualcuno non tifa per noi, questo sì. Il mio problema è fare una rete che sia libera e forte. Ero, sono e sarò convinto che con Santoro sarebbe ancora più libera è forte.
Dunque per l’ex conduttore di Matrix ora “bisogna recuperare e vincere“, lasciando da parte la “dietrologia“:
Quello che io vorrei, per cui mi batto, è un’emittente sempre più forte. E questo naturalmente passa anche per cogliere al volo le occasioni di mercato.
L’idea di un ostacolo meramente politico non è condivisa da Mentana, anche perché “i programmi di Gad Lerner” non sono “meno scomodi di quelli di Santoro“:
Mi viene da ridere solo quando si dice che c’è stato un problema squisitamente politico. La censura più preoccupante sarebbe quella di mercato. Ne so qualcosa anch’io: meglio non far lavorare uno che rischia di fare ascolto…