Maurizio Crozza, in un’intervista rilasciata a Sette, ha parlato del suo nuovo programma in onda su La7, Crozza nel paese delle meraviglie. Il comico ligure ha svelato le principali novità riguardanti il suo nuovo programma, a partire dalla durata, insolita per una trasmissione in prima serata.
Queste sono le sue dichiarazioni a riguardo:
E’ un formato nuovo. Interessante perché sarà per tutto l’anno, il venerdì sera. Cinquanta minuti. Ho chiesto alla rete: non fatemi fare più delle puntate delle tre ore che sono difficili. Facciamo 50 minuti. In diretta. E’ la cosa migliore. Paolo Ruffini ha detto subito di sì. Sono a La7 da tanti anni. Mi ha dato possibilità che altrove me le sognavo.
Crozza non dimentica comunque il suo spazio all’interno di Ballarò:
Quei 10 minuti a Ballarò sono fondamentali. Ormai è uno spazio che è lì, consolidato.
Il comico spiega come nascono i suoi personaggi:
Leggiamo tutto, ritagliamo tutto, annotiamo tutto. Poi cominciamo a discutere la mattina presto e andiamo avanti per ore a parlare di cose serissime. Io, Andrea Zalone, Vittorio Grattarola, Francesco Freyrie, Alessandro Giugliano, Alessandro Robecchi. Alla quinta ora cominciamo a cazzeggiare. E cazzeggiando viene fuori di tutto. L’importante è essere sempre ancorati alla realtà.
Sulle sue imitazioni, Crozza aggiunge:
Basta guardarli. Guardi Brunetta, le pause, il modo di parlare, i tic… E ci costruisci il personaggio, esasperando tutto. L’ho visto una volta da Vespa. Era fantastico. Diceva: “Se noi prendiamo. Eehh… Risolto. Eehh… Un miliardo. Eehh… Spostiamo. Faremo. Eehh… La crisi. C’è più. Finita”. La politica degli annunci. Solo annunci. Qualche volta fanno tutto da soli. Prenda Bersani. Si è spinto a dire: “Sce ti scenti un osso di sceppia non puoi comunicare di essere un pesce guizzante”. E’ fantastico. Sinceramente, io non ci sarei riuscito a scrivere una cosa così.
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