Assieme al settimanale DiPiù, Claudio Lippi ha ripercorso il periodo buio attraversato dopo l’abbandono di Buona Domenica nel 2006 per divergenze artistiche con la padrona di casa, Paola Perego e il suo gruppo autorale:
Insomma, anche se pochi lo ricordano sono uno del mestiere, non solo il bravo sostituto di Antonella Clerici. Quasi quaranta anni di carriera, segnata però da un periodo difficile, un vero esilio dalla TV. Dopo dieci edizioni al fianco di Maurizio Costanzo, il programma venne affidato a Paola Perego, e tutto cambiò. Io sembravo un pesce fuor d’acqua, insomma non mi riconoscevo in quel tipo di TV: troppo urlata per i miei gusti, troppo rissaiola. Ricordo che cercai di impormi, visto che firmavo il programma anche come autore, ma mi dissero: se non sei d’accordo, puoi restare in camerino, tanto vieni pagato lo stesso. Alla quinta puntata non ce l’ho più fatta. Dissi basta e me ne andai dissociandomi pubblicamente dalla trasmissione, ma non immaginavo che sarei rimasto a spasso.
Il popolare conduttore ha pagato caro quella coraggiosa scelta:
Nell’ambiente della televisione di colpo ero diventato un personaggio scomodo, un rompiscatole, uno che aveva sputato nel piatto dove aveva mangiato. E la gente, che prima mi portava in palmo di mano, improvvisamente mi voltò le spalle. Spesso di notte mi capitava di ritrovarmi in lacrime pensando a quanti mi avevano pugnalato.
Lippi, pero’, ha trovato la forza di reagire:
Mi sono detto: “Claudio, non deprimerti, e accetta tutte le proposte alle quali prima dicevi no: serate, congressi”. lo nasco come cantante e non ho mai abbandonato la musica, che alla fine mi è tornata utile. Ma dalla vita c’è sempre da imparare, e io ho imparato che non tutti i mali vengono per nuocere. In quel periodo di fermo forzato, in attesa di tornare a giocare in “prima squadra” in TV, ho ritrovato un nuovo equilibrio familiare.