Bruno Vespa su Tv Sorrisi e Canzoni ha rilasciato una serie di dichiarazioni su alcuni suoi colleghi televisivi. Non poteva mancare il commento al nuovo programma di Michele Santoro, Comizi d’amore, in partenza da ottobre per 25 puntate:
È un signor professionista anche se io l’ho sempre considerato oggettivamente, serenamente, amichevolmente incompatibile con il servizio pubblico. Santoro sarà sempre in prima linea. Anche se ora inventa questa formula multimediale, non ha mai smesso di essere il trascinatore politico, colui che serve il popolo.
A finanziare il progetto dell’ex giornalista di Annozero ci saranno, lo ricordiamo, anche imprenditori come il patron di Telelombardia, Sandro Parenzo, Etabeta e Il Fatto Quotidiano. Il programma dovrebbe andare in onda in prima serata, ma Santoro ha espresso il desiderio di scontrarsi proprio con Vespa. Il quale, pronto alla ripartenza di Porta a Porta il 20 settembre, ha parlato di Alessio Vinci, suo diretto competitor con Matrix, in questi termini:
È un gentiluomo. La differenza tra noi però è totale, generazionale e di formazione. Lui viene da un giornalismo anglosassone, io da uno mediterraneo. Lui da news molto strette; io ho avuto la fortuna di partire dall’elenco degli spettacoli al Tempo de L’Aquila, per arrivare a Porta a porta. Ho fatto veramente tutto e ho un’esperienza più larga. Negli scontri diretti vinco larghissimamente io. Vado a memoria su quest’anno: 62 a 15 o a 13, contando due-tre pareggi.
Sul successo di Enrico Mentana a La7:
Meritato. Gli ho detto, e ha riconosciuto, di avere avuto l’intuizione giusta in un momento straordinariamente favorevole. Ha la fortuna di non dover fare un tg generalista. Al Tg1 non potrebbe mai mandare in onda quel tg, ma uno decisamente più noioso.
Meno tenero nei confronti di Gad Lerner:
Non mi pare che sia l’esempio luminoso da seguire citato in commissione di vigilanza: dovete fare come Lerner! Ha altre virtù, ma uno non spegne il televisore dicendo: oddio, non ho capito Lerner come la pensava, stasera.
Vespa dice di essere d’accordo sul cambio Luisella Costamagna–Nicola Porro a In onda su La 7:
Lei funzionava, ma hanno fatto benissimo. La7 ultimamente scivolava un po’ troppo a sinistra, ed essendo una rete in crescita, ha bisogno di ampliare il pubblico, ricollocarsi. Se fa trasmissioni più equilibrate, ha solo da guadagnare.
Ed ancora, un elogio di Giuliano Ferrara “campione assoluto, l’uomo più colto. Che però non fa più parlare come prima” e il commento su Giovanni Floris di Ballarò:
Fa una trasmissione a mio avviso non equilibratissima, ma importante.
Sulla rinuncia, parziale, di La 7 ad Antonello Piroso:
Ha fatto triplicare gli ascolti alla rete. C’est la vie. Faccia altre cose.
Infine il commento laconico su Antonio Ricci:
È il dominus della nostra tv. Più di così… Fa quello che vuole, come vuole, quando vuole. Ha il successo che si è guadagnato, che cosa gli puoi dire?