Mea culpa, scontri e chiarimenti che hanno come protagonisti Violante Placido, Alessandra Mastronardi, Mike Bongiorno e Pier Silvio Berlusconi: tutto questo potete trovarlo nel post di oggi nel nostro spazio dedicato alle parole in libertà, Il blob dei blog.
Alessandra Mastronardi piange per Non smettere di sognare. I più cattivi avranno subito pensato al pianto dell’attrice dopo aver visto la sua prova recitativa, che è la stessa Alessandra a definire non esaltante (“La mia non è stata una grande performance recitativa. La stanchezza dovuta all’allenamento per entrare nel ruolo di ballerina ha avuto la meglio. E poi avevo sulle spalle dieci mesi di riprese de I Cesaroni”.), ma non è così: la ragazza si è emozionata vedendo gli ottimi ascolti che ha avuto il film tv (fonte Tv Sorrisi & Canzoni):
Non me l’aspettavo. Ero così emozionata per questo primo ruolo da protagonista che, quando ho visto gli ascolti, sono scoppiata a piangere.
Per la Mastronardi l’ipotesi di una serie tv tratta dal film è praticamente impossibile, o almeno, la sua esperienza nel ruolo di stella si è conclusa.
Violante Placido difende Moana Pozzi. L’attrice (foto Vanity Fair), impegnata sul set del film tv Moana Pozzi, che andrà in onda su Sky Cinema 1 nel tardo autunno, ha avuto da ridire con il regista Alfredo Peyretti che ha definito la sua operà:”Un film arrapante”:
Non sminuiamo tutto al porno. Moana aveva un modo di vivere senza condizionamenti, aveva qualcosa di ribelle, un entusiasmo e una gioia di vivere non comune. Ecco, questa è la Moana che interpreterò. Ho sempre creduto in questo progetto. Pensavo che girare un film su Moana Pozzi potesse aiutarmi nella mia crescita come donna. E così è stato. A parte le sue scelte estreme, nelle quali non tutti, me compresa, ci riconosciamo, Moana sapeva vivere per quello che era veramente, senza nascondersi. Ecco, in questo poteva essere uno specchio per gli altri e far scattare qualcosa di diverso in ognuno di noi. In Italia, soprattutto in tv, offrono personaggi normali, è difficile trovare ruoli così conflittuali.
Mike Bongiorno contro Pier Silvio Berlusconi. Il presentatore a L’era glaciale ha trovato in Berlusconi Jr. il colpevole del suo addio da Mediaset:
Il responsabile è lui perché è giovane ed è arrivato dopo, quando non sapeva tutto il lavoro che ho fatto insieme a suo padre in 30 anni … dovevano mandarmi una targa a mò di ricordo.
Piersilvio Berlusconi ha replicato con una lettera:
Caro Mike, vorrei esprimerti ancora, anche pubblicamente, la stima, l’affetto e la riconoscenza che nutro nei tuoi confronti dopo tanti anni di lavoro comune … Mike merita un programma di prestigio, un programma che faccia ascolti: quando lo troveremo o quando lui ce lo proporrà accendiamo le luci dello studio e si parte. Tutto questo ti è stato spiegato in modo trasparente. Ed ecco perché, caro Mike, nessuno ti ha consegnato targhe ricordo, nessuno ha organizzato tristi cerimonie degli addii con brindisi e regalo. Perché Mediaset, se vorrai, sarà sempre casa tua: non ci sono sfratti. Ora sei un professionista libero, con la tua storia impareggiabile. Potrai lavorare per noi ma potrai anche non farlo se non ti va. Non hai obblighi. Nemmeno quello della riconoscenza. Un abbraccio forte.
Si potrà dire finalmente basta a questa polemica?