L’accordo tra Rai ed Adriano Celentano sembra essere stato raggiunto (manca ancora l’ufficialità). Il Molleggiato sarà ospite a Sanremo 2012 in una (o due?!) serata avendo piena libertà suoi monologhi e nessuna interruzione pubblicitaria tra un intervento e l’altro. La tv di Stato si accaparerrebbe la sua partecipazione straordinaria a soli 300mila euro a puntata.
Antonio Mazzocchi, deputato del Popolo della Liberta’ e presidente dei Cristiano Riformisti, non ha digerito le indiscrezioni sul cachet di Celentano (Fonte Libero):
In un contesto di profonda crisi economica e con un Governo di emergenza, e’ quantomeno inopportuno che la televisione pubblica spenda quote a sei cifre per pagare questo o quell’artista. E non mi interessa che l’artista sia Celentano o un altro. Il canone Rai quest’anno e’ ulteriormente aumentato, richiedendo ulteriori sacrifici alle famiglie italiane e a molti pensionati che per pagarlo dovranno rinunciare anche ad un litro di latte. Trovo inopportuno, per non dire assurdo, che un artista possa guadagnare in 20 minuti cio’ che quegli stessi pensionati prendono in 10 anni di pensione. Se ci sara’ maggiore austerita’ anche nei costi della televisione pubblica e tutti saranno pronti a rinunciare a qualcosa il Festival sara’ maggiormente apprezzato da tutto il pubblico televisivo. Diciamo no pertanto ai compensi d’oro dei festival di Stato, perche’ l’Italia in questo momento ha bisogno di tutto tranne che di ricche ed allegre orchestre che suonano mentre la nave rischia di affondare.
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