Le dichiarazioni di qualche giorno fa di Vincent Cassel sui doppiatori italiani hanno scatenato non poche polemiche. L’attore francese aveva parlato di “mafia dei doppiatori” anche se poco dopo si era scusato rilasciando un’intervista al Messaggero.
La frittata però era stata fatta e i doppiatori italiani si sono scatenati contro l’attore francese.
I doppiatori italiani sono i migliori del mondo. I doppiatori lavorano tanto perché i film in versione originale richiamano poco pubblico non c’ è motivo di polemizzare.
Ha dichiarato Giancarlo Giannini che ha doppiato i più grandi attori italiani, da Jack Nicholson, da Michael Douglas a Gérard Depardieu.
Spesso i sottotitoli, per esigenza di sintesi, sono più fuorvianti del doppiaggio. Sarebbe bello che ci fosse anche la versione originale ma per arrivare al grande pubblico, bisogna dotare i film di voci italiane. Se non fosse doppiata, anche la commedia di Cassel Un momento di follia, adesso in sala, verrebbe vista da molte meno persone.
Dichiara Roberto Pedicini già doppiatore di Javier Bardèm o Kevin Spacey.
Non è vero che abbiamo creato un sistema di potere. Il nostro è un mestiere faticoso che si fa al buio e non arricchisce: un doppiatore guadagna 80 euro lordi per tre ore e mezzo di lavoro, come un dog sitter.
Conclude Simona Izzo che fa parte di una delle più note dinastie di doppiatori italiani.