Vi abbiamo già parlato in passato delle parole del Presidente Laura Boldrini contro Miss Italia, storico concorso di bellezza che da diversi anni va in onda su Rai 1. Patrizia Mirigliani, però, non si arrende e scrive una lettera aperta indirizzata alla Boldrini.
Nonostante la Rai abbia accolto le richieste di Laura Boldrini e di tante altre donne appartenenti al mondo politico (ma non solo), Patrizia Mirigliani ha deciso di organizzare comunque la manifestazione e ha deciso di invitare proprio il Presidente della Camera dei Deputati. Ecco parte del contenuto della lettera:  “Cara presidente, la invito pubblicamente, da donna a donna, a unirsi a noi alle finali di Miss Italia, in piazza tra le miss e il loro pubblico. Avrà modo di conoscere la realtà etica e sociale di un concorso storico che in 74 anni è stato onorato dalle presenze di autorevoli nomi della cultura e dello spettacolo e che ha lanciato attrici come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Lucia Bosè, fino alle artiste del cinema e della fiction dei nostri giorni”.
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C’è da dire – così come viene sottolineato nel resto della lettera – che le parole del Presidente Boldrini hanno causato delle pesanti perdite economiche per tutta la macchina organizzativa di Miss Italia. Per questo motivo, probabilmente, Patrizia Mirigliani intende forse attirare l’attenzione attorno a Miss Italia e, senza ombra di dubbio, la presenza del Presidente Boldrini farebbe accendere un enorme interesse.
Dovendo esprimere la mia idea, devo dire che trovo tutto questo accanimento contro Miss Italia davvero eccessivo. Stimo molto Laura Boldrini e condivido parecchie sue battaglie, ma non credo che un concorso di bellezza possa minare la figura della donna. La bellezza, d’altra parte, resta un metro di giudizio che fa parte della vita di tutti i giorni. Certo, ovviamente non può essere l’unico, ma non si può neanche fingere che non esista. In questo caso lo scopo è quello di eleggere la più bella d’Italia e basterebbe semplicemente impostare la manifestazione affinché le ragazze in gara possano avere la possibilità di farsi conoscere.
Per il resto, non vedo dove sia lo scandalo. Io mi preoccuperei, invece, dei casi in cui la bellezza diventa il criterio principale per accedere ad altre cariche. Quelle parlamentari, tanto per citarne qualcuna.