Il Papa “con i sandali” arriva “senza scandali”, scrive il Financial Times da Buenos Aires. La sua “intensa umiltà” è un argomento che domina fin dalle prime ore della sua elezione sulle prime pagine dei giornali, accompagnato dal commento che “potrebbe lavorare a suo favore mentre cerca di unire la Chiesa cattolica” . Il primo pontefice delle Americhe, presentato dalle cronache come un intellettuale gesuita argentino, avrà bisogno delle abilità di “un moderno manager”.
Intanto possiamo dire che questo nuovo papa non ha bisogno di maquillage per l’anima. Ieri in piazza s Pietro si è presentato in bianco, semplice ed essenziale. Se si può valutare un Papa già dalle sue prime mosse, si potrebbe dire che Jorge Bergoglio abbia scelto la linea della semplicità. Questo sembra essere il suo stile, questo traspare della prime immagini al suo affaccio dal balcone su piazza San Pietro. Francesco si è presentato vestito di bianco, una figura imponente, voce tenue ma chiara, ha esordito senza indossare la tipica mantellina papale che pure era stata preparata insieme ai tre abiti di tre diverse misure per vestire il nuovo pontefice. Anche il gesto di inchinarsi davanti alla folla dei fedeli chiedendo loro di pregare assieme, si delinea come un segnale di umiltà, di totale disponibilità davanti ai fedeli e comunque come un gesto inatteso per un pontefice appena eletto. Nella stessa direzione va la scelta del nome, Francesco, un nome che nessun altro papa aveva mai preso e che fa ovviamente riferimento al santo di Assisi, al «poverello» che seppe parlare ai potenti. Scelte dal linguaggio semplice le prime, iniziali parole rivolte ai fedeli: «Fratelli e sorelle – ha esordito – buona sera» diretto. Essenziale. Poi ha maneggiato la croce di ferro, e qui un altro particolare che rimarca la sua conodtta: non la croce tempestata da pietre preziose ma solo un elegante simbolo di ferro, icona di una nuova ( ci auguriamo ) immagine della chiesa.