Si è conclusa nel peggiore dei modi l’avventura di Nicola Porro nel programma “In Onda”, fortunata trasmissione di La 7. Già, perché il giornalista è stato licenziato con una telefonata pochi minuti della messa in onda. Il litigio burrascoso con il nuovo editore, Urbano Cairo, nasce dalla volontà del giornalista di girare gli spot per il suo programma “Virus”, che però verrà trasmesso su Rai 2.
Ciò che ha fatto arrabbiare l’editore sono soprattutto le tempistiche decisamente ristrette: In Onda finirà il 30 giugno, mentre il nuovo programma su Rai 2 partirà dal 3 luglio. Tempistiche molto ristrette che richiedevano necessariamente un nulla osta da parte di La 7 per poter girare gli spot di Virus che andranno in onda sulla concorrenza.
Così, mentre gli ospiti della puntata (Vittorio Feltri e Furio Colombo) sono già pronti in studio, dietro le quinte avviene l’accesa telefonata tra Porro e Cairo, al termine della quale l’editore chiude con un “Il nostro rapporto finisce qui, sei licenziato”.
Durante la puntata sembra andare tutto per il meglio, fin quando Colombo fa qualche candido accenno alla vicenda: “Mi dispiace che tu sia stato licenziato”. Attimi di silenzio in studio, Feltri sbianca e Porro cerca di minimizzare: “Questo non c’entra, adesso non ne parliamo”. Il danno ormai è fatto, ed è lo stesso Nicola Porro che – a fine puntata – saluta tutti i suoi telespettatori, dando l’addio alla trasmissione: “Purtroppo questa è la mia ultima puntata, sono stati due anni molto belli, ringrazio tutti e vi saluto”. L’altro conduttore, Luca Telese, è letteralmente basito. Anche perché, tra l’altro, mancano altre due puntate alla fine della trasmissione.
Sui social network, Urbano Cairo preferisce non commentare, mentre invece Nicola Porro (interpellato da Il Fatto Quotidiano) rincara la dose: “Posso solo dire che ho chiuso polemicamente il mio rapporto con La7 e con il ‘berlusconiano’ Cairo”