Da un’idea di Marcello Macchia, il Capatonda di tanti programmi della Gialappa’s, scritta con Luigi Luciano, Daniele Grigolo, Sergio Spaccavento e Francesco Vespa, nasce la sit-com tra il demenziale e il politicamente scorretto MARIO. La fiction-sketch-comedy si compone di 18 episodi di mezz’ora ciascuno, in onda il giovedì alle 22:50 su Mtv.
“Mario” tende a rispecchiare il palcoscenico dell’Italia attuale facendo il verso ad una tv e un giornalismo che ormai tendono sempre più verso il baratro del trash. Troviamo i tipici servizi di tutti i tg: l’ennesimo omicidio del momento, la rubrica di medicina e cucina, il meteo che detta improbabili previsioni atmosferiche… sembra quasi di rivedere Studio Aperto. Inoltre, il tutto è condito con un cinismo al vetriolo. Maccio presta il volto a numerosi personaggi che compaiono nei vari episodi, a partire dal protagonista Mario: quest’ultimo è un giornalista abbandonato da piccolo di fronte alla sede del telegiornale MTG. Una volta adulto è diventato conduttore del notiziario, ma la sua vita si è trasformata in un inferno a causa di un perfido editore. il tg è ricco di soggetti a dir poco strampalati che gravitano intorno a Mario, tra i quali Pippo Lorusso, nei panni del cronista Salvo Errori, Francesca Macrì in quelli dell’inviata Jo Cagnaccia, Ippolito Germer, che parla come Luciano Onder e si occupa ovviamente di salute, Oscar Carogna, conduttore del Morto del giorno in Hd, che ricorda un altro conduttore (“Chi ha ucciso Riccardo Cafone?”) In più, tutti i protagonisti degli sketch passati di Capatonda, ovvero Herbert Ballerina, Ivo Avido, Rupert Sciamenna, Ector Baboden e Katherine J. Junior. Nell’ultima puntata: Jenny è in coma irremovibile, Mario è angosciato da il cappelli l’orrendo sponsor della puntata che gli è stato applicato in testa di soppiatto, Marta ( la nuova vicedirettrice ) e Mario cercano di sgominare la micidial ma non sappiamo se ci riusciranno..intanto scia chimici preoccupano i nostri protagonisti. Se avete perso l’ ultima puntata di Mario la trovate qui.