Il caso Virginia Raffaele che imita la fidanzata di Silvio Berlusconi è ormai sulla bocca di tutti, o meglio sta sicuramente sui vari media nazionale. Oggi ad intervenire è proprio la diretta interessata, Francesca Pascale, e lo fa sulle pagine del settimanale Chi. Piccola precisazione: alla Pascale è stato concesso di parlare solo con alcuni giornali (guarda caso quelli schierati a destra) e le hanno chiesto di chiudere i profili Facebook e Twitter. Insomma, sembra che non vogliano proprio farla parlare ‘sta Francesca.
Nell’intervista di oggi, però, difende a spada tratta Virginia Raffaele: “Hanno chiesto addirittura l’intervento della Commissione di vigilanza Rai. E per cosa? Per un imitazione? Che oltretutto trovo molto divertente? Diciamo che ci sono problemi molto più importanti da affrontare in questo momento”.
E non mancano, ovviamente, dettagli della vita privata della nuova coppia: “Ha azzeccato molti tratti del mio carattere. Per esempio il fatto che io cerchi di mantenere il più possibile una parvenza di normalità nella vita privata, come preparare personalmente la colazione al mattino o cucinare quando posso. E poi è vero il tormentone del caffè: io lo offro proprio a tutti”.
Neanche il tormentone “il mio ragazzo” (termine con cui la Raffaele apostrofa Silvio Berlusconi durante l’imitazione) ha fatto arrabbiare la napoletana: “Mi fa proprio sorridere, la trovo una battuta ironica e per nulla offensiva. Anche perché Silvio Berlusconi ha davvero uno spirito e un senso dell’humor da far invidia a molti ventenni. Vorrei mettermi in contatto con Virginia Raffaele e Victoria Cabello per invitarle a prendere un caffe… magari in compagnia del mio ragazzo”.
Insomma, per Francesca Pascale l’imitazione di Virginia Raffaele a “Quelli che” non è per nulla offensiva e razzista. Non possiamo sapere se questa sia un’operazione di marketing per creare una reputazione positiva attorno alla figura della Pascale. Concedendole il beneficio del dubbio, ci complimentiamo con lei per queste dichiarazioni intelligenti e sensate. Qualcuno, o qualcuna, dovrebbe prendere esempio da lei.