Dopo la solita introduzione pseudocomica di Barbara D’Urso in versione fatina, la puntata di Domenica Cinque può finalmente cominciare. La D’Urso annuncia ospiti d’eccezione: Raul Bova, Valeria Marini, Martina Stella e Lucia Bosè.
Prima di sorridere (o di piangere), la centoventisettesima versione dei fatti (e speriamo ultima) di Michele Misseri, oltre a far gridare di gioia Salvo Sottile, fa sì che anche la prima parte di Domenica Cinque sia incentrata ovviamente sul caso di Avetrana.
Massimo Giletti, in contemporanea, ci dà, invece, il benvenuto alla consueta puntata de L’Arena di Domenica In. L’omicidio di Sarah Scazzi monopolizza anche la prima parte della domenica di Rai1, visti i corposi aggiornamenti di una tragedia che sembra non avere via d’uscita.
I dibattiti e i collegamenti (dalla procura di Taranto) sono i medesimi in entrambi i canali: la cinta utilizzata per l’omicidio, le prove contro Sabrina, le versioni del Misseri, l’entrata in scena come consulente tecnico della difesa della criminologa Roberta Bruzzone, l’unica che riesce a stimolare un minimo di dibattito in quel dongiovanni inguaribile che è Vittorio Sgarbi.
Giletti continua a trattare il caso di Sarah per un’ora buona mentre, invece, da Barbara D’Urso si passa da una tragedia all’altra. Il secondo argomento di Domenica Cinque ha purtroppo poco da invidiare al giallo di Avetrana: ad Acerra, un ragazzo di nome Francesco ha ucciso il padre violento per difendere la madre.
In collegamento da Acerra, ci sono gli amici del ragazzo, che lo difendono a spada tratta.
Alessandro Meluzzi e Paolo Liguori si dichiarano subito contro la giustizia fai da te, nella fattispecie Liguori che è contrario anche alla formazione di gruppi organizzati di persone che, come nel caso dell’omicidio di Maricica, difendono l’omicida. Daniela Santanchè, invece, difende Francesco, chiedendosi perchè, il padre violento reo di reiterate violenze sulla moglie, non sia mai stato assicurato alla giustizia.
Al momento dell’immancabile sondaggio (“Perdoneresti chi uccide il padre per difendere la madre?”) si scatena una bagarre assordante: Meluzzi e Liguori parlano di dati spaventosi (95% era per il sì), la Santanchè conferma che il ragazzo non può essere trattato come un omicida qualsiasi. La D’Urso ristabilisce l’ordine a fatica.
A L’Arena, finalmente, si cambia discorso: a proposito di tragedie, ecco il Festival di Sanremo. La polemica pre-Festival che da anni contraddistingue Sanremo, stavolta riguarda l’idea di Gianni Morandi di far cantare canzoni di chiaro stampo politico come Bella Ciao e Giovinezza. Klaus Davi, triste perchè privo di Lamberto Sposini a cui rompere i cosiddetti, stavolta si butta a pesce su Mara Venier che si avvicina, scherzosamente, al massmediologo, fingendo di volerlo picchiare. Se va avanti così, Davi finirà la stagione televisiva in rianimazione.
Mara Venier, infatti, si era limitata a dire che quella di Gianni Morandi fu solo una boutade sparata in una conferenza stampa ma Klaus le si scaglia addosso dicendo che una canzone come Giovinezza, non c’entra nulla con l’Unità d’Italia.
Marino Bartoletti dichiara che non c’è niente che lo spaventa di più, di un paese che ha paura del proprio passato. A noi, invece, hanno sempre spaventato, le sue freddure. Cristiano Malgioglio, invece, afferma che per il suo ciuffo, usa una pappetta di zucchero e miele (almeno credo).
A Domenica Cinque, basta tragedie: protagonisti della sorpresa di oggi, sono una coppia di ventenne con un figlio. Avevamo detto, basta tragedie…
Barbara D’Urso, successivamente, intervista Valeria Marini che svela alcuni suoi segreti. Scegliete voi il più trash tra i seguenti 4:
– Valeria possiede una collezione di 30 Barbie (la sua preferita è la Barbie Marilyn);
– Valeria si è ciucciata il dito fino a 14 anni;
– Valeria, a causa del suo tanga, fa suonare i metal detector di tutti gli aeroporti;
– Valeria lavora tutto il giorno.
In un successivo filmato tratto dal docu-reality, Essere Valeria, vediamo la Marini alle prese con i casting per assumere un nuovo assistente. Ordinari i requisiti: bravo con le pubbliche relazioni, gay e insonne.
Dopo la dichiarazione hard di Bigas Luna, che l’ha diretta in Bambola (“Valeria Marini è un gamberone da succhiare”), Barbara ricorda che Valeria è anche un personaggio amato dai bambini grazie alla fiction Sorellina e il principe del sogno, secondo la D’Urso, la favola preferita dagli omosessuali (!).
Per terminare, Barbara D’Urso idolatra smisuratamente Valeria Marini, ricordando che la showgirl ha addirittura doppiato I Simpson: un onore che è toccato perfino a Ignazio La Russa, se è per questo.
Non si sa se è l’influenza della Marini, ma oggi Barbara D’Urso, con le parole, non ne azzecca una:
Metal detective. Licenza polemica.
La Formula1 ci risparmia Lorella Cuccarini ma non ci fa lo stesso favore con Domenica In… Amori, con Luca Giurato e Sonia Grey, che in questa puntata parleranno della storia d’amore di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini.
Il format di questa trasmissione, proprio, non ci convince: se si giocano tutte le grandi storie d’amore, di questo passo, all’ultima puntata parleranno di Costantino e Alessandra.
Domenica Cinque prosegue con le interviste utili a marchettare Ti presento un amico, il nuovo film di Carlo Vanzina, di cui è presente il cast: Raul Bova, Martina Stella e Sarah Felberbaum.
Per iniziare, subito uno scoopone. Per la serie “E chi se ne frega…” Barbara svela che Sarah Felberbaum era fidanzata con Matteo degli Zero Assoluto. Una storia d’amore talmente epica che può valere da suggerimento per Sonia Grey.
Un’intervista per Raul Bova e una per Martina Stella: se Barbara D’Urso non fa altro che broccolare Bova in ogni momento, gli autori di Domenica Cinque dimostrano di aver fatto davvero un lavorone sulla Stella.
La vita di Martina viene descritta come una soap opera (probabilmente soppressa per mancanza di share), soprattutto per il suo fidanzamento con Primo Reggiani, “scritto nel destino”, come sottolineato da un’emozionata Barbara. Martina ha, infatti, recitato in La Freccia Nera, di cui protagonista delle prima serie storica fu proprio Aldo Reggiani, padre di Primo. Possiamo comprendere il vostro stupore, è anche il nostro.
Prossima intervistata è l’attrice Lucia Bosè, di cui il suo unico compito è quello di mimetizzarsi con la scenografia, a causa della sua folta chioma, color viagra.
Un medley dei Nomadi è un’ottima sigla per l’invenzione inutile del giorno: il ferma camicia. In realtà, trattasi di una comunissima fascia per capelli, utilizzata come cinta aggiuntiva a quella usualmente utilizzata dai normodotati. Offendere, in certi casi, si può.
La puntata termina con i due precitati ventenni che annunciano il loro matrimonio riparatore, sotto gli occhi di una piangente Barbara D’Urso che ci tiene a confermare tutte le nostre certezze:
Sono proprio una cretina!