Cosa c’era di meglio da fare questa sera se non vedere il Festival di Sanremo? E soprattutto quanti di voi avete dato buca al vostro compagno o compagna per stare appiccicati alla tv a vedere Morandi? Siete in tanti… è inutile nasconderlo… oggi vi siete presi anche una giorno di malattia dal lavoro pur di seguirlo psicologicamente pronti. Comunque, cosa dire di questa serata? Già per il fatto di non aver mandato in onda Giuliano Ferrara merita tutto l’apprezzamento possibile.
Per prima cosa straordinaria l’idea di suonare un sample di un pezzo internazionale prima dell’entrata dei big in gara, come per dire “avete ascoltato? Ecco, stasera scordatevi robe del genere perché si viaggerà ad un livello un tantino più rasoterra”.
Ma passiamo a dire una parola buona per ogni artista: a Dolcenera andrebbe analizzato il colore della meche, che per il sottoscritto è fatto di concentrato di scorie nucleari. Bersani (Samuele, precisiamo) ha fatto tante storie per non pubblicare nel Best of quelle che definiva “canzonette” e ora si è presentato con il jingle di uno spot per biscotti per la colazione. Noemi che tra il colore della giacca e quello dei capelli deve necessariamente mettersi un cartello appeso al collo con su scritto “posso causare crisi epilettiche”. Francesco Renga che per l’occasione si è travestito da Carlos Solis di Desperate Housewives. Chiara Civello che ha sceso le scale come se stesse attraversando un campo minato. Irene Fornaciari con la sua Grande Mistero racchiude un po’ tutta l’essenza della sua carriera, Roberto Giacobbo sta già pensando di realizzare un reportage per far luce sul motivo per cui una manciata di esseri umani (alcuni dei quali in giuria a Sanremo) la considerano come qualcosa che non ha nulla a che vedere con il fatto di essere la figlia di Zucchero. Emma che non è credibile con una canzone impegnata a partire dalla divisa da hostess che si è messa per cantarla.
Cristiano Godano Manuel Agnelli dei Marlene Kunz si è esibito con un collare ortopedico facendoci credere che fosse una sciarpa. Pessima idea quella di far esibire Eugenio Finardi alle 23.40, è un attimo che i telespettatori hanno raggiunto la fase rem. Loredana Bertè e Gigi D’Alessio, nel primo caso bisognerebbe vietargli di fare collaborazioni, nel secondo caso vietargli di avvicinarsi a qualunque cosa si possa suonare, anche i campanelli. Nina Zilli merita il premio furbizia di quest’anno, ha portato la stessa canzone della prima volta solo più rallentata. Pierdavide Carone e Lucio Dalla che in fatto di bruttezza hanno eguagliato la canzone di Pupo ed Emanuele Filiberto. Arisa, insieme a Papaleo, sono gli unici lucani che in questo momento non hanno le ciaspole ai piedi e una pala tra le mani per liberare la macchina dalla neve e infine i Matia Bazar, in ibernazione tra un Sanremo e l’altro, quest’anno hanno scelto la regina cattiva di Biancaneve come cantante oppure hanno travestito la Mezzogiorno come lei, questo non l’ho capito.
Il resto? Ho capito il motivo per cui Ivanka è finita in ospedale, Rocco Papaleo per come è infoiato le è saltato addosso. Che dire di Adriano Celentano, gli unici sussulti arrivati dal suo intervento sono stati quando Pupo (credibile come la recitazione di Mario Merola) si è alzato dal pubblico, quando Gianni Morandi è salito sul palco con il boccone pieno e quando qualcuno ha lanciato un bestemmione.
Ma c’è un dubbio con cui vorrei lasciarvi e che spero domani se ne parli in tutti i contenitori pomeridiani: perché quest’anno Alba Parietti non è tra il pubblico?
GODANO non Agnelli.. si chiama CRISTIANO GODANO, Agnelli suona negli Afterhours…va beh si vede che i Marlene Kuntz dopo 8 album si arrenderranno ad una sciarpetta e tanta ignoranza, si meritano un pubblico migliore. Ascoltate brani come il Vile e poi vedrete se hanno paura di uno scalda collo. É inutile criticare il festival e poi scrivere certe baggianate 🙂
la cantante dei matia si kiama mezzanotte (oppure sfottevi?) cmq bene, il 70% delle canzoni di quest anno non mi sono piaciute, ma un articolo più noioso di questo 70 % sfido a trovarlo.. in più credo che i tuoi giudizi affrettati non siano dettati dai tuoi gusti, ma da quel famoso “antisanremo” datato che non va più di moda… tu sicuramente ti sarai preparato psicologicamente per distruggerlo e non per seguirlo… cmq pareri… sia i tuoi che i miei… anche se tutto sommato questo articolo lo trovo inutile come la parietti tra il pubblico.
Marco, grazie per la segnalazione.
In generale mi pare di capire che alcuni non sanno cos’è l’ironia.
Oddio, mi sto cappottando dal ridere 😀
Stavo provando anche io a scrivere un’impressione sul festival di Sanremo. Però il tuo vince e non sarò mai all’altezza 😀 😀 hahahahaha!