Maurizio Crozza apre questa puntata di Ballarò nel migliore dei modi. La sua copertina satirica colpisce tutti, destra e sinistra, riassume i fatti dell’estate e fa sbiancare gli ospiti in studio.
L’inizio è epico: “Giovanni, cosa ti avevo detto a Luglio? Non molliamo. Io ci ho provato ad andare in vacanza e a mollare i giornali, ma è stato un incubo. Ero in spiaggia tranquillo e cosa vedo? Gli aerei con i cartelli Forza Silvio – Forza Italia. Ma anche qui deve rompere i co*****i? Come nel 94. E’ come andare allo stadio e vedere uno striscione con scritto Forza Baggio segna per noi, capisci?”
Poi passa agli ospiti in studi. La prima è il ministro De Girolamo: “E’ sposata con un deputato del PD. Mi scusi se cadono le larghe intese ne pagherete le conseguenze anche in casa?”. Lei però non si fa cogliere di sorpresa e risponde col sorriso: “è l’unica larga intesa che reggerà”. Ottima risposta per chi credeva che la lontra fosse un uccello.
Ma Crozza questa sera è senza freni: “A me Berlusconi fa una tenerezza. Immaginarlo ai domiciliari in casa sua, che è grande come il Molise. Non farebbe gli arresti domiciliari, ma gli arresti regionali. L’alternativa sarebbero i servizi sociali. Ve lo immaginate in una casa di riposo?”. Segue a questo punto una divertentissima gag in cui gli anziani preferiscono aspettare la morte piuttosto che guardare il TG4. In tutto ciò, il direttore del TG4 Giovanni Toti – presente in studio – ride ma allo stesso tempo ha la faccia di chi ha appena calpestato una cacca di cane e non vuole farsi vedere dalla fidanzata.
Dalla destra si passa alla sinistra, coinvolgendo Gianni Cuperlo del PD: “Non sembra Sallusti che la parrucca? Si rende conto che nella sfida contro Renzi ha la stesse chance della nazionale jamaicana di vincere alle olimpiadi invernali?”. E dalla sinistra si torna alla destra: “Il PDL dal canto suo dice che un uomo che ha avuto 10 milioni di voti non si può condannare. Sono d’accordo, perché allora dovresti condannare gli altri 10 milioni di voti per favoreggiamento. Ma che argomento? Ma allora io? Che ho 300 mila mi piace su Facebook? Mi abbuoni le multe per divieto di sosta?”.
Qui potete trovare il video completo. Sono sicuro che a gran parte di voi piacerà. Il resto, probabilmente, sarà ancora convinto che le urne possano essere considerate come il quarto grado di giudizio.