Fratelli e sorelle d’Italia riporta il teatro in televisione. Nel nuovo show di La 7 condotto da Veronica Pivetti, infatti, risalta in primis la struttura e la scrittura palesemente teatrale, impreziosita dalla presenza di artisti di grande calibro, già conosciuti, peraltro, dal pubblico del piccolo schermo.
Lo spettacolo si caratterizza per la cura minuziosa del suo confezionamento televisivo, per la sua linearità, per la sua chiarezza d’intenti. Non latita l’eleganza, grazie anche alla partecipazione di Giovanni Allevi, di Ascanio Celestini e di Lillo & Greg e Virginia Raffaele.
Il varietà di La7 segna pure il ritorno in video di Paolo Hendel nei panni di Cancarlo Pravettoni (storico volto di Mai dire gol), di Antonio Cornacchione col solito pezzo su “Silvio” e di Ugo Dighero.
Veronica Pivetti si dimostra abile nella conduzione, non facendo rimpiangere i professionisti del mestiere. Quasi sempre evita trite banalità nel relazionarsi con i numerosi ospiti, mostrandosi spontanea e del tutto sciolta. Insolita, o forse semplicemente inaspettata, la decisione di non affiancare (quasi) mai negli sketch i colleghi in studio.
La differita garantisce fluidità allo show, senza ostacolarlo in nessun aspetto, ma anzi facilitandone la continuità narrativa. Resta un dubbio sulla necessità delle risate preregistrate, elemento tutto televisivo che pare guastare leggermente l’atmosfera teatrale.
La celebrazione dei 150 anni dell’Italia unita è realizzata con intelligenza e con sottile leggerezza. Nulla di retorico. Nulla di fintamente intellettuale. Solo uno show teatral-televisivo (ben) pensato.