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CriticoTv: il doppiatore, questo sconosciuto

Singolare destino quello del doppiatore, dover convivere con l’ombra di se stesso, rappresentata dall’immagine dell’attore a cui presta la voce. Lo stesso personaggio meritevole del successo nella misura in cui si esprime, si porge al telespettatore, insomma a condizione che chi lo doppia sia all’altezza nel rendere sentimenti ed emozioni di colui che appare in video, però alla fine chi viene premiato è l’attore, non la sua voce: quanto basta per sentirsi frustrati.

Come se non bastasse nei titoli di coda delle varie produzioni televisive (al cinema va meglio), i nomi dei maestri della voce compaiono a malapena e comunque nella frazione di un istante, tale da non avere il tempo di poterli leggere. Pensare che quello del doppiatore è uno dei mestieri più affascinanti, tanto che le varie scuole di doppiaggio sono sempre piene di aspiranti a una carriera di difficile conseguimento e che comunque a livello di media, ottiene un riscontro davvero misero.

Per fortuna che ogni tanto qualcuno si ricorda di loro, Cinetivù ad esempio con la storia del doppiaggio curata dal nostro Diego Odello. Questa settimana anche Tv Sorrisi e Canzoni, ha dedicato un servizio ad alcuni importanti nomi del doppiaggio nostrano, il migliore in assoluto, anche se spesso a girare sono i soliti noti in rappresentanza di una schiera ben più nutrita.


Riteniamo che come al solito in Italia la gente meritevole e in questo caso chi pratica la nobile arte del doppiaggio, non venga a sufficienza gratificata e non parliamo certo di denaro. Prendiamo ad esempio il Gran Premio del Doppiaggio giunto quest’anno alla seconda edizione, ne conoscevate l’esistenza? Sapevate che nella settimana che precede la premiazione gli studi di doppiaggio a Roma sono aperti al pubblico?

Non sarebbe ora che in un Paese dalla memoria corta come il nostro, si aiutasse la gente a ricordare che gli artisti sono lavoratori come gli altri, con una loro dignità che va riconosciuta?

Dicevamo del Gran Premio del Doppiaggio, una cerimonia in cui vengono consegnati dei riconoscimenti alle voci più meritevoli dell’ultima stagione. Anche quest’anno la serata si è svolta a Roma, all’Auditorum della Conciliazione, condotta da Pino Insegno e Francesca Draghetti e comunque andando a spulciare la carta stampata di notizie a riguardo ne abbiamo trovate ben poche, come se ci si ritrovasse davanti a una zona oscura, un buco nero appena percettibile.

Avete mai pensato a come sarebbe il vostro personaggio televisivo preferito, protagonista di una celebre serie tv, senza la sua solita, caratteristica voce? Eccovi quindi i nomi di coloro che hanno ricevuto quest’anno il premio nelle varie categorie del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio, il resto lo potete scoprire qui.

Miglior Doppiatore: Francesco Pannofino – Daniel Day Lewis in Il Petroliere

Miglior doppiatrice: Roberta Pellini – Cate Blanchett in Elizabeth -The Golden Age

Miglior doppiatore non protagonista: Franco Zucca – Tom Wilkinson in Michael Clayton

Miglior doppiatrice non protagonista: Cristiana Lionello – Cate Blanchett in Io non sono qui

Miglior adattamento: Elettra Caporello per Sleuth

Miglior direzione del doppiaggio: Francesco Vairano per Michael Clayton

Miglior film: American Gangster

Miglior cartone animato: Ratatouille

Miglior mixer audio: Gianni Pallotto per Sweeney Todd

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