“Chi l’ha visto”, la puntata di ieri era ad altissima tensione. Federica Sciarelli, mercoledi 19 dicembre 2012, ha presentato una puntata di “Chi l’ha visto?” ricca di storie e colpi di scena. La vicenda di Letizia Teglia e gli aggiornamenti su Elisabetta Grande e Maria Belmonte, si sono alternati all’appello accorato del coraggioso fratello di Emanuela Orlandi, al giallo del rapimento di Lerici e una serie di casi di scomparsa misteriosi e tristi.
Chi l’ha visto? È forse l’unico programma che non ha paura di usare per più di tre volte la parola “Vaticano” in un contesto tanto poco rassicurante. Non si accusa nessuno, ovviamente. Federica Sciarelli lo ribadisce, specialmente per tranquillizzare il pubblico degli affezionati vecchietti a casa. Si vuole solo scoprire la verità: su Emanuela Orlandi. Pietro Orlandi, il fratello della ragazza misteriosamente scomparsa tanti anni fa a Roma, è in studio. Fa un appello al pubblico della trasmissione: firmare la petizione da portare in Vaticano per fare luce sul caso di Emanuela Orlandi.
Pietro Orlandi ha raccolto già 68.000 firme, ma al Vaticano non bastano per dargli udienza o al Papa perché faccia un appello, dica una parola sulla giovane. Pietro Orlandi vuole arrivare a un milione di firme. È un obiettivo alto, ma non irraggiungibile: la trasmissione ha una media di ascoltatori di 3.000.000, per cui ne basterebbe un terzo. Non ci vuole niente, solo una connessione a internet: basta collegarsi al sito www.emanuelaorlandi.it, inserire i propri dati personali e firmare (virtualmente) la petizione.
Federica Sciarelli si unisce all’appello di Pietro, suggerisce ai più anziani ascoltatori di farsi aiutare dai nipotini ad usare il computer, in fondo anche lei lo fa con suo figlio. È questa l’abilità della conduttrice: passa da un tono fortemente allarmistico a uno più rassicurante, famigliare. Lo studio di “Chi l’ha visto?” sembra casa sua, quando si rivolge al pubblico. Non interrompe gli ospiti in studio (ieri c’erano la madre e il fratello di Letizia Teglia, la ragazza non vendente scomparsa misteriosamente molti anni fa…) come una padrona di casa non farebbe con i suoi, come non farebbero invece tanti altri presentatori televisivi. Traspare partecipazione sincera, nonostante un necessario distacco con il quale deve gestire la scaletta e le storia, senza paura di svelarne i macabri dettagli.
Chi l’ha visto? Ormai ha toni molti forti, entra nei particolari più intimi delle storie, in quelli più orrende dei delitti. Il racconto affonda come la lama del coltello di un assassino nella carne, fa spavento. La narrazione si è spinta più in là: non sono solo i casi di scomparsa, ma anche quelli di cronaca nera ad essere trattati meglio che in un giallo scritto a tavolino. Si ha l’impressione, ascoltando per esempio Fiore De Rienzo in diretta da Lerici e guardando i servizi, di poter partecipare allo svolgimento del giallo. Sì, magari non abbiamo visto nessuno ma potremmo arrivarci, indizio dopo indizio, puntata dopo puntata, come se giocassimo a Cluedo. Chi l’ha visto? Ormai non è un programma per tutti. A me, per esempio, fa fare gli incubi. Anche per colpa della musica: quella che fa da sottofondo ai servizi, sebbene a volte sia decisamente suggestiva, altre volte è decisamente di bassa qualità, realizzata con sistemi che poco hanno a che fare con gli standard attuali, ormai stridente all’orecchio di un pubblico più giovane e attento.