La televisione italiana regala momenti di pura sorpresa. Partendo da questa premessa sarà comprensibile il motivo sotteso alla stesura di questo – forse tardivo- articolo. Alle 14.10 del pomeriggio su Raiuno va in onda Se… a casa di Paola condotto dalla Perego. All’interno del contenitore pomeridiano quest’ oggi sono stati dedicati alcuni minuti al commento della puntata de L’isola dei famosi andata in onda ieri sera. Se le sinergie-incroci tra programmi della stessa azienda non stupiscono più (dai tempi di Buona Domenica di Maurizio Costanzo, la quale era del tutto dedicata nell’ultima parte – la più vista – a Costantino Vitagliano di Uomini e donne), qualche momento di sincera meraviglia lo si può provare ascoltando il giornalista sportivo Carlo Nesti commentare le avventure dei morti di fama del reality di Simona Ventura.
Certo, anche il riciclo di personaggi televisivi non è per nulla nuovo, soprattutto nell’epoca dei reality show; ma che uno stimato professionista, ex volto storico del giornalismo sportivo Rai (ha lasciato, dopo 30 anni, l’azienda l’ 1 marzo 2010, per trasferirsi alla sfortunata Dahila tv), debba reinventarsi opinionista de L’isola dei famosi, lascia interdetti. Non certamente per la qualità (discutibile e discussa) del programma commentato, ma perché la metamorfosi di un giornalista in opinionista di un reality assomiglia ad un aborto di anchorman.
Tutto ciò – va ricordato – considerando che Nesti in passato (è da qualche mese che frequenta il salotto pomeridiano di Raiuno) s’è presentato da Paola Perego anche nelle vesti di opinionista di gossip. Il ché non equivale a delitto alcuno – ci mancherebbe – ma fa comprendere a quali difficoltà anche giornalisti con trentennale esperienza Rai devono far fronte in questo periodo.
Un precedente curioso, meno “eretico” di quello odierno, vide protagonista Marco Civoli, curatore delle telecronache della nazionale italiana di calcio al trionfale mondiale 2006; qualche tempo fa, il giornalista, ora presente alla Domenica Sportiva, si presentò in video come conduttore di uno speciale dedicato al gruppo musicale Pooh, di cui Civoli è fan sfegatato.
In fondo un giornalista sportivo è prima di tutto un giornalista.