Questa sera su La7 una porzione extra di Enrico Mentana con “Bersaglio Mobile“. Il giornalista ha deciso di affrontare in prima serata la questione dell’arresto, atteso da 16 anni, del superlatitante Michele Zagaria, il capo del clan dei Casalesi che sarà detenuto nel carcere di Novara in regime di 41 bis.
E chi, meglio di Roberto Saviano, può parlare di una questione così scottante? L’autore di Gomorra è stato in collegamento con Enrico Mentana per parlare dei Casalesi. Sappiamo tutti che lo scrittore vive in condizioni quasi insostenibili, perennemente scortato, proprio per il libro che ha scritto e che affronta nel dettaglio la questione camorra.
Riscriverei tutto, magari aggiungendo delle cose […], il lieto fine di oggi.
Lieto fine, ma occhio, non si è concluso tutto con un arresto. L’Italia sospira e con sarcasmo Zagaria dice “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato“, ed è lo stesso Enrico Mentana a riconoscere che l’evento di oggi è “il culmine di un’attività ” in cui lo Stato si è impegnato ed “è stato compatto” ma Federico Cafiero de Raho ci tiene a mantenere tutti con i piedi per terra. Lui è il capo del pool antimafia che indaga, appunto, sul clan dei casalesi, l’eroe del giorno, che però spiega che con l’arresto di Zagaria non si è concluso tutto. Il problema della camorra rimane concreto perché è “un clan fondato su una struttura ben radicata“, questa operazione regala al Paese molta più speranza, ma non significa che la battaglia sia vinta.
Si tratta di un argomento davvero spinoso, che è stato trattato più volte, in prima o seconda serata, nel corso di numerose trasmissioni. Enrico Mentana lascia molto spazio a Roberto Saviano e Cafiero De Raho per far sì che spieghino al pubblico la storia dei casalesi nel modo più chiaro possibile, ma gli intrecci sono talmente tanti ed estesi in talmente tanto tempo che diventa quasi impossibile, per lo spettatore, riuscire a mettere tutti i pezzi insieme. Tuttavia è bene che si dedichi attenzione all’argomento, con servizi riassuntivi della storia italiana-perché riguarda l’Italia- degli ultimi anni. Perché la Camorra non esiste solo a Casal di Principe, ma è ben radicata in tutto il Paese e non solo. Il pubblico deve essere informato, la conoscenza permette di agire, ed è importante che i protagonisti di questa vicenda i buoni della situazione, se vogliamo chimarli così, spieghino nel modo più chiaro possibile cosa succede all’interno del nostro Paese. Perché la camorra agisce anche quando i telegiornali non ne parlano.