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Sanremo 2011: cresce l’attesa per un festival che vuol divertire

Dodicesimo appuntamento stagonale con le riflessioni di Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, quest’anno apre la settimana televisiva di Cinetivu. Oggi Riccardo ci parla dell’attesa che si è creata attorno al Festival di Sanremo 2011.

Se i giovani si stanno allontanando ogni giorno di più dalla televisione, non si può dire certo lo stesso per il variopinto mondo musicale. Ragazzi di tutte le età convivono ormai tra telefonini, mp3, videogiochi e oggetti virtuali in tutti i passaggi della loro vita. Addirittura bambini di due anni già sanno armeggiare con la tecnologia più avanzata, figuriamoci cosa mai potrà accadere tra qualche anno. Sanno tutto, conoscono i dettagli, sembrano piccoli mostriciattoli già esperti della materia, come se lo avessero sempre fatto. La tecnologia avanza e le menti dei più piccoli sono subito pronte a recepire i nuovi messaggi, conoscono a perfezione come spingere un tasto o come sfiorare uno schermo, dove e come giocare con un’applicazione per Iphone o Ipod. La televisione sta a guardare, a cosa serve ai più piccoli guardare qualcosa che sta dentro uno schermo senza gestirla direttamente. Non si può scegliere, nessuno può parlare direttamente con il conduttore, con l’attore preferito, suggerire qualcosa, si può solo cambiare canale o spegnere la tivù. Il baby telespettatore ormai sta diventando un grande telespettatore, ha saltato la fase baby ed è già in fase avanzata. Se la tivù non attira, ecco che arrivano in sua difesa, cugini, nipoti e pronipoti, ovvero lettori mp3, smartphone, internet e la super innovazione telematica che ormai ha sbaragliato la Regina Tv. Almeno per quanto riguarda la fascia più giovane.

Quest’anno sembra quasi che anche un colosso musicale come Sanremo stia ripescando tutti i suoi Assi persi per strada nelle ultime edizioni, come nella favola di Pollicino, dileguati dietro briciole già mangiate, quasi quasi il sempre verde Gianni Morandi vuole riportare a casa il classico Festival della Canzone Italiana, laddove neanche Pippo Baudo è più riuscito. Fermi tutti perché quest’anno si fa sul serio, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis aprono in questi giorni le danze delle interviste per la manifestazione Italiana più importante da sempre nel nostro panorama artistico. A seguirle ecco la coppia che scoppia, coloro che potranno veramente giocarsi un bel pezzo di carriera, i volti più simpatici di Italia 1 sono già carichi, Luca e Paolo prendono una pausa da Camera Cafè, si raffredda il ristretto e giungono nello sfarzoso Ariston di Sanremo. Un Festival divertente e rilassante, sembra quasi che l’idea di quest’anno possa essere, sorridiamo, svaghiamo la mente, gongoliamoci un po’ sul voler essere leggeri che di guai l’Italia ne sta passando già a quintali.

Ci sono due belle, due simpatici, un mostro sacro della canzone Italiana, un cocktail che sembra già vincente acchiappa ascolti, anzi sbanca auditel e allora il contorno non può essere da meno. Gianni Morandi sta arruolando pesci grossi, si sono già avvistati perlustrare il Golfo Ligure, pronti per essere pescati e cucinati tra spezie e buone patate al forno. Quest’anno arrivano i giovani, ma soprattutto ritornano i veri Big: già si parla di Giorgia, Anna Oxa, Max Pezzali, Enrico Ruggeri, Elio, Franco Battiato, Niccolò Fabi, Roberto Vecchioni e poi ovviamente Albano Carrisi, mica può restare a Cellino lui, scusate.

Grande pesca, qui si può cucinare una buona paranza per sfamare milioni e milioni di Italiani, ce n’è per tutti, chiaro è che anche quest’anno non può mancare un’Amica di Maria, ci vogliamo far perdere per strada giovani puledre galoppanti nel fior fiore della loro popolarità? Dopo Marco Carta e Valerio Scanu, ecco spuntare l’ombra di Emma Marrone, a questo punto però, pretendo anche Alessandra Amoroso, se non mi portate l’Amoroso a Sanremo io il Festival non lo guardo più. Strano che non sia spuntata anche Loredana Errore, doveva toccare a lei in nome della tradizione triennale. Comunque il Festivalreality seppur di striscio, sembra confermato anche per questo 2011. Sembra bello il tentativo di poter assaporare nuovamente un vero Festival, quanto mi piacerebbe poter rivedere una classifica di gradimento totale, fare tardi seguendo un bel Dopo Festival, riascoltare canzoni di Artisti sempre sulla cresta dell’onda musicale nostrana, semplicemente rivedere uno spettacolo soprattutto Italiano. Certo, Valerio Scanu l’anno scorso l’ha fatta proprio grossa eh, quest’anno dopo il lancio degli spartiti all’annuncio della sua vittoria, gli orchestrali si sono accaparrati ben il 50% dei voti per poter proclamare il vincitore insieme al pubblico sovrano, che dire, davvero un colpo gobbo. Come per dire, quest’anno decidiamo noi e basta. Ma si, torniamo pure al Festival del passato, archiviando l’alone patinato e paillettato degli ultimi anni, riscoprendo il sapore delle vere vittorie, dei grandi successi e delle canzoni cantate scolpite nei ricordi. A quasi un anno dalla vittoria del promettentissimo Scanu non ricordo già più nessun luogo e nessun lago. Aspettare, valutare e non abbandonarsi a frenesie immediate, scalciando ed urlando al primo facile entusiasmo. Chiedo solo questo, distinguere ed ascoltare non solo la moda di un momento, ma il percorso e una realtà di una vita. L’attimo è facilmente confondibile perdendosi insieme a mille lustrini, una solida struttura difficilmente affonda anche se avvolta da colate di pailletes dorate.

Cresci con Riccardo continua…

2 commenti su “Sanremo 2011: cresce l’attesa per un festival che vuol divertire”

  1. Mio caro signor Odello… la commediola del lancio degli spartiti, palesemente concordata prima, è stata messa in scena all’annuncio che il Trio pupesco era tra i finalisti… non all’annuncio della vittoria di Valerio Scanu!!! E gli orchestrali, nel lanciare spartiti a destra e a manca, sghignazzavano come matti… prova che la sceneggiata era assolutamente tale e non la manifestazione di sdegno di seri professionisti…
    Scanu l’ha fatta grossa eccome, perché oltre a vincere più che meritatamente, ha innalzato l’audience alle stelle. Vada a rivedersi i dati di ascolto, poi ne riparliamo… Io, personalmente, non vedo l’ora di studiarmi i prossimi per farmi una bella risata…

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  2. @ Irene:
    Mia cara Irene,
    sulla vittoria di Valerio concordo e ti faccio notare che le parole che ho riportato sono del nostro compagno di viaggio e opinionista Riccardo Cresci.

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