Home » Nel Regno di Domenica Cinque, tutti a corte dall’Ape Regina Barbara d’Urso

Nel Regno di Domenica Cinque, tutti a corte dall’Ape Regina Barbara d’Urso

Secondo appuntamento dell’anno con le riflessioni di Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovaneĀ  noto al pubblico di Sky Tg 24, quest’anno apre la settimana televisiva di Cinetivu. Oggi Riccardo ci parla del ritorno di Barbara D’Urso e di Pomeriggio Cinque.

Tutto sembra tornato al suo posto. Lā€™autunno ĆØ arrivato, il freddo del mattino, la copertina per andare a dormire e con tutto il corollario ĆØ tornata anche la televisione che un poā€™ ci tiene compagnia. Cā€™ĆØ chi ci vive giornalmente, come le persone piĆ¹ sole o chi della tv in casa ne fa una necessitĆ  virtĆ¹.

Insomma, ĆØ come se tutto fosse tornato in ordine e il subbuglio estivo fosse solo un lontano ricordo ormai tramontato. La domenica ĆØ tornata ad essere cosƬ molto piĆ¹ casalinga, tra una partita di calcio e quattro chiacchiere in quel che resta delle famiglie, lā€™occhio cade sul video acceso di qualche canale terrestre o satellitare.

Eā€™ tornata in pompa magna anche la piĆ¹ ā€˜Bislaccaā€™ Regina di Canale 5, lei lā€™incontrastata soldatessa del Biscione, colei che ĆØ piĆ¹ temprata alle critiche che Silvio Berlusconi in persona, la detentrice di tutti i nostri pomeriggi televisivi Italiani, lei ĆØ Barbarella Dā€™Urso.

Domenica Cinque anche questā€™anno la vede al timone per la seconda stagione consecutiva e se qualcuno dallā€™alto ha detto si, un motivo ci dovrĆ  pur essere. Qualcuno questa trasmissione la seguirĆ . Io non tanto, ma sicuramente cā€™ĆØ una bella fetta di popolazione che ĆØ incuriosita dai salotti e dalle espressioni facciali sempre piĆ¹ bislacche di Barbara Dā€™Urso, tanto da meritarsi copiosi fan club su ā€œFacebookā€.

I giovani non devono farsi false illusioni, devono studiare, prepararsi, perchĆ© per entrare nel mondo dello spettacolo serve impegnarsi, queste sono le parole che risuonano spesso dagli studi della Bislacca di Cologno Monzese. Tanto di cappello insomma per una donna che di gavetta ne ha fatta tanta, i piĆ¹ grandi complimenti per i suoi successi lavorativi e familiari, ma qualcosa non mi torna. Non riesce a convincermi la sua nuova avventura televisiva nei panni di giornalista incallita, mi risulta lontano credere nella sua totale sinceritĆ  nellā€™immedesimarsi emotivamente in tutte le storie che racconta, cā€™ĆØ poca chiarezza in quel che traspare dal video. Questo non vuol essere un esame alla personalitĆ  di una brava conduttrice, ma unā€™ analisi dei suoi programmi destinati anche ad un pubblico piĆ¹ giovane, quello che questo spazio vuole sempre difendere.

Una redazione infarcita di giornalisti e giovani professionisti che perĆ² stona un poā€™ con la domenica pomeriggio, almeno a mio avviso. Se ĆØ vero che il settimo giorno della settimana deve essere quello dedicato al relax, non concepisco diversi spazi dedicati alla cronaca nera o ad importanti storie di vita discusse durante il fatto del giorno. Grandi temi sociali, molti opinionisti, ma perchĆ© bisogna farlo in un contenitore che dovrebbe divertire il pubblico a casa? In via indiretta vengono frastagliate in tanti pezzi tutte le fasce di pubblico che seguono il programma, un target impegnato che fa a staffetta con uno piĆ¹ femminile. Ringiovanirei di piĆ¹ il concentrato della trasmissione. Simpatici i siparietti della goliardica Serena Garitta made in ā€œGrande Fratello by Barbara Dā€™Ursoā€, poco ficcanti le grandi riunioni di ospiti ā€˜gossippariā€™, se non qualche rara eccezione. Cā€™ĆØ tanta carne al fuoco, ma forse distribuita solo per una determinata categoria e molte altre ne restano fuori. Videonews, testata giornalistica Mediaset, ĆØ sempre presente e la sua mano ĆØ vigile su tutta la trasmissione, infotainment allo stato quasi puro, perĆ² verrebbe da ricordare che i giovani che esistono in tv non sono solo ā€œGrandi Fratelliā€ o creature uscite da tutti i Reality Show Italiani, cā€™ĆØ anche altro, forse. Si potrebbe pensare a divertirsi di piĆ¹ senza per forza conoscere vite e fatti di scarsa rilevanza Mondiale del gossip Italiano piĆ¹ misero. Alcuni salotti da teatrino urlante ancora sopravvivono e sembrano sempre piĆ¹ invincibili, anno dopo anno.

Gira che ti rigira si stava meglio quando si stava peggio, la pagella piĆ¹ alta viene da assegnarla a quando la domenica era un vero divertimento e qualche ora del pomeriggio svagava in compagnia di squadre, giochi e premi, forse piĆ¹ da anni novanta, ma mai troppo stancante da costringere a cambiare canale dalla disperazione.

Apprezzo la Signora Dā€™Urso che spero tanto di conoscere molto presto insieme ai suoi Teleratti, ma continuo a non vedere un segnale di cambiamento verso il relax e lā€™allegria domenicale. Credo possa rivelarsi meno statico e noioso uno spazio non dedicato esclusivamente alla domenica. Sarebbe un punto vincente variare e lasciare al telespettatore la possibilitĆ  di seguire diversi programmi, magari dedicati a molteplici categorie di pubblico, giovani compresi, ma suddividerli come accade il resto della settimana. Non ho mai capito perchĆ© di domenica deve esistere ancora il concetto di contenitore per la famiglia, quando la maggior parte in famiglia non ci sta. Ma dove sta questa famiglia riunita? Forse davanti a un computer. Prima di addentrarmi perĆ² in altre tematiche molto piĆ¹ complicate rispetto ad una tranquilla domenica pomeriggio, vi lascio, ma non prima di aver utilizzato questo mio spazio per ricordare un personaggio che la vera bella tv lā€™ha contribuita a creare. Una carica esplosiva di donna da prendere ad esempio che ci mancherĆ  per tanti e tanti anni ancora. Mi sembrava doveroso condividere con voi questo video, soprattutto per chi parla di televisione come me in questa rubrica. Mi ĆØ sembrato il modo piĆ¹ discreto, ma pulito per salutare ed omaggiare un altro Monumento della storia televisiva Italiana che non andrĆ  mai via. Certe persone ci entrano nel cuore seppur conoscendole solo tramite uno schermo. Ci mancherai Sandra e anche tanto, qui cā€™ĆØ posta per te.

Lascia un commento