Undicesimo appuntamento di stagione con le riflessioni di Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, quest’anno apre la settimana televisiva di Cinetivu. Oggi Riccardo ci parla della del web che sorpassa la televisione nelle preferenze degli adolescenti.
Che vita da teenager. Proprio tutti rimpiangiamo il periodo più divertente della nostra vita e chi vive quell’età invece, cerca di divertirsi come meglio può cercando di sembrare sempre più grande. In fondo non ci sta mai bene niente, se siamo adolescenti vogliamo essere adulti, se siamo maturi vogliamo spassarcela come quando avevamo l’età scolastica. L’età delle superiori per intenderci, quella in cui tutti possono fare tutto, dove è permesso il gioco, distrazioni e momenti per lo svago. I teenager attuali sono forse un po’ meno ribelli rispetto a quelli di qualche anno fa, sanno il fatto loro, sono già dei piccoli grandi, credono di avere il mondo in mano. Si sentono adulti in miniatura e optano scelte ben mirate, quasi mai a caso, sanno cosa fare a scuola, nel tempo libero, con i genitori, con gli amici.
Una statistica di qualche giorno fa ci avvisa che i nuovi adolescenti del 2010 usano internet come acqua fresca, il web è diventato pane, vitale importanza detengono i rapporti sociali sulla rete, si “surfa” lontano dalla paura, si regalano numeri di cellulare senza troppa fatica, ci si incontra dopo un breve corteggiamento, si consuma un’eventuale incontro dopo poca attesa, non esiste più il sacrificio per aspettare qualcosa di veramente desiderato. Ogni ragazzino può possedere tutto ciò che ha sempre sognato, mamma e papà sono pronti ad assecondarli in ogni loro volontà, assaporare un dolce, aspettando ore dalla sua preparazione è prerogativa di pochi ormai, c’è già la comoda merendina pronta e confezionata. Tutto è già servito, non c’è fatica, non si deve pensare troppo al come raggiungere una tappa, è facilmente regalata. Più passa il tempo e meno si riesce a gestire al meglio una fetta di pubblico così ostile, sempre meno interessata al passato, ma continuamente in corsa verso il futuro.
Nella mente di un adolescente moderno ci sono videogiochi, social network, internet, telefonini, computer, quello che non fa parte della tecnologia è da considerarsi vecchio, obsoleto, antico e poco interessante. Non c’è tempo da perdere per rimanere a riflettere su libri, giornali o programmi in tv, corrono troppo poco rispetto ai tempi in cui viviamo. Già, tutto deve scorrere veloce, non esiste più l’ottica del lasciare correre lentamente, i tempi si stanno accorciando, tutto subito, grandi immediatamente, contatti in tempo reale, distanze brevi, si riduce tutto ad un click. E’ come se vivessimo in un grande riassunto, non c’è più spazio per una vita romanzata, la nostra quotidianità è diventata un bignami, un opuscolo per le istruzioni, un bugiardino abbreviato, si corre all’impazzata.
Tutto è bersaglio dell’ansia, amica dei più grandi come dei più giovani, si deve apparire al meglio, diete personalizzate fai da te, look presi in prestito da calciatori o star del web, ma la televisione in tutto questo dove è andata a finire? La tv tra i teenager di oggi è andata in vacanza, l’hanno spedita in pensione. Non si guarda più, non c’è più nulla di interessante per una generazione che non ha tempo da perdere, nessuno vuole interrogarsi su un programma televisivo, non c’è passione verso un prodotto televisivo, se non verso qualche moda del momento.
La tv giovane sono i Simpson, un film sulla piattaforma satellitare, qualche telefilm su Italia 1, Mtv e i suoi video musicali, programmi importati dall’estero e nello specifico dagli States, ma l’Italia cosa fa per i nostri ragazzi, dorme? Si, la risposta è proprio questa, la televisione è soporifera, ogni programma televisivo è strutturato in funzione di un target superato, nostalgico e anziano. L’età media della vita allungata ha permesso di ricreare diverse trasmissioni in funzione del passato, agganciandosi a ricordi e barlumi che furono, ma i giovani questo non lo sanno, loro non possono capire le emozioni che abbiamo provato alla loro età. Sono terminati tutti i programmi in cui al centro dell’attenzione vivevano ragazzi o bambini, solo “Sky” riesce a catturare i più giovani a scorpacciate di cartoni animati, ma contenitori per loro non esistono più. La tv ha fatto disamorare il pubblico più debole, non ha pensato qualcosa di adatto per una fascia così stimolante ed ecco che i teenager sono andati a bussare alla porta del web, semplice, intuitiva, rapida. Non è una grande sorpresa vedere Internet sorpassare la tv in un solo colpo, andrà sempre peggio, la tv rimarrà prerogativa degli adulti, servirà a tenere compagnia ad un settore di persone non adatte al web. Allora dove si andrà a finire? Chissà, forse la tv sparirà e internet se la mangerà, fagocitandola al suo interno, magari la fusione tra due realtà così apparentemente lontane potrebbero essere molto più vicina che mai. Intanto i giovani sono scappati a gambe levate, incoronando il web loro mondo ideale per aprire la finestra sulla realtà. Suona strano, ma quella finestra che affaccia verso l’irreale sta superando una vista televisiva sempre più limitata e meno alternativa. Il cambiamento sociale è già dietro la nostra porta e i più giovani come sempre, l’hanno intuito per primi.
Cresci con Riccardo continua …
[Foto: Società Italiana Pediatria]