Buongiorno,
andiamo a vedere insieme i programmi di questa sera che vengono proposti dalle principali reti televisive.
Raiuno – I sogni son desideri: varietà, quinda puntata. Ospiti: Arisa.
Raidue – Squadra speciale Cobra 11: telefilm, dodicesima stagione. Rapimento ad alta velocità, Infarto.
Raitre – Ballarò: Come vivere bene in tempo di crisi. Cosa deve fare ogni italiano e cosa deve fare lo Stato. Ospiti: Amartya Sen, Niki Vendola, Bruno Tabacci, Maurizio Gasparri, Debora Serracchiani, PdL Laura Ravetto, Luigi Angeletti, Antonio Catricalà, Nando Pagnoncelli.
Canale 5 – L’isola dei segreti: miniserie. Seconda puntata.
Italia 1 – Colorado: varietà comico, con Beppe Braida e Rossella Brescia. Ultima puntata. Comici: Fichi D’India, I Turbolenti, Gianluca Impastato, Dario Cassini, Pucci, Paolo Casiraghi, Rita Pelusio, Gianpiero Perone, Pino e gli Anticorpi, Omar Fantini.
Rete 4 – Forrest Gump: commedia, diretta da Robert Zemeckis, Tom Hanks e Sally Field.
La7 – Cold Squad: serie tv. Terza serie. Dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo episodio: Death Intent (prima e seconda parte), Death Lies and Videotape.
Mtv – Michiko e Hatchin: anime.
Allmusic – I Love Rock’N’Roll: musicale.
Inoltre
Studio Universal – Man on the moon: drammatico, diretto da Milos Forman, con Jim Carrey.
Premium Cinema – Troy: storico, diretto da Wolfgang Petersen, con Brad Pitt.
Fox – Eli Stone: seconda stagione, decima puntata. Sonoma.
Joi – The Mentalist: prima serie. Settima e ottava puntata: Visione in rosso, Rosso fuoco.
Mya – Mela e tequila: commedia, di A. Tennatn, con M. Perry e S. Hayek.
Steel – American Pie Il matrimonio: commedia, con E. Kaye Thomas, e S. W. Scott.
Raiquattro – Brothers and sisters: serie tv, seconda stagione: Compromessi.
Disney Channel – Hannah Montana: sitcom.
Iris – American Graffiti: commedia, diretto da George Lucas, con Richard Dreyfuss e Ronny Howard.
Fox Crime – Criminal Minds: serie tv. Quarta stagione.
Fox Life – Samantha Chi?: serie tv. Seconda stagione.
Lei – Strictly Confidential: serie tv.
Cult – Crash: serie tv.
Red Tv – Studio 60 On Sunset Strip. Serie tv
Bonsai – Wholphin.
Infine:
su Fox Life alle 21.55 va in onda una nuova puntata di Lipstick Jungle.
su Fox Crime alle 21.55 va in onda una nuova puntata di Second Sight.
su Raiquattro alle 22.00 vanno in onda la terza e la puntata della prima stagione di Swingtown: Go Your Own Way, Friends witrh Benefits.
su Raidue alle 22.50 va in onda la terza puntata (Ferita aperta) della sedicesima stagione di Law & Order.
su Fox Life alle 22.45 va in onda La pià bella della classe.
su Current alle 23.00 va in onda Vanguard.
su Fx alle 23.20 va in onda Sexycamera all’italiana.
su La7 alle 23.30 va in onda una nuova puntata di Victor Victoria. Ospiti: Gad Lerner, Mara Venier.
su Raidue alle 23.40 va in onda la seconda puntata di Linea D’Ombra. Milena Quaglini. L’angelo sterminatore
su Italia 1 alle 23.55 va in onda una nuova puntata Chiambretti Night – Solo per numeri uno.
Le quote rosa un gruppo di pecore e poi si propagandano queste belen rodriguez varie?Ma va la…
PAVEL BERDON
14/Ott/04
di Walker Ranger
La leggenda che stramerita di essere nominata è Pavel Berdon, giocatore sloveno di Villa Opicina (vicino Trieste). In una realtà dove il basket al campo aperto è sbeffeggiato e non considerato, il ventiduenne risponde (oltre che a parole) con delle suonate micidiali. È stata forse questa superiorità cosí netta che gli ha impedito di diventare un giocatore professionista. Non è stato certamente il suo talento, neanche la sua malattia ad impedirlo. Sono state le invidie degli allenatori, di chi sta dietro, ad impedirlo. Una cosa non gli sarà mai tolta: lui è una vera Leggenda del Playground, che più vera non si può.
Poco prima di compiere 9 anni, una zecca ha segnato il suo destino. Gli ha procurato una meningite che lo ha colpito principalmente la zona destra del cervello, mentre la sinistra è stata colpita in misura minore. Ora ha la testa stanca che gira, dolori vari, mal di stomaco. Il suo corpo ha un ritmo limitato, spesso il polmone sinistro gli tira quello destro e gli fa male, l’occhio sinistro vede in ritardo.
Sotto il consiglio dei medici non deve assolutamente praticare sport!!! Ma Pavel è una forza della natura… mi correggo, una forza del soprannaturale. A 11 anni prende in mano la palla, ma la sua vera attività cestistica (secondo le sue parole) inizia neanche quattordicenne nel campetto di Opicina, all’epoca pieno e non il deserto di oggi.
Era l’estate del 1997. Pavel gioca otto ore al giorno. Ma non ha tutti quei problemi? Dopo tre anni si limita a quattro. Fino a 18 anni era (come lui stesso afferma) un buon giocatore, con un ottimo tiro, buon atletismo, ottimo difensore in anticipo, difensore decente in 1 vs 1.
A diciotto anni il BOOM. Computerizza bene la penetrazione, col tempo anche il tiro in mega-allontanamento. All’inizio dei 18 anni alto 188cm, riesce a schiacciare con una mano per la prima volta da fermo. Avendo solo un piede a disposizione!!! Non ci poteva credere nemmeno lui. È partito per fare una pagliacciata e all’improvviso ha schiacciato e tutto tremava.
Una volta l’ho visto con i miei occhi saltare 1 metro, un’altra è saltato 1,20m quando è impazzito per il goal di Shevchenko (2-1 Milan vs Lazio). Prima del drammatico episodio che lo segnò, aveva acquisito una velocità irreale per un adulto, figuriamoci per un ragazzino. È a tratti veloce anche oggi. E lo sarebbe ancora se avesse tempo per fare un’adeguata preparazione atletica. Non ho dubbi di cosa sarebbe successo se fosse sano, ma che cosa può essere il Pavel con preparazione atletica e la resistenza di 4/5 anni fa lo so benissimo.
Pavel arriva da un anno, l’estate 2002, nel quale non poteva neanche muoversi. Quell’anno ha avuto allo stesso tempo un bell’inizio e una bella fine, ma in mezzo trova posto una vera squadra di basket: gioca solo 5 partite. Quindici chilometri al giorno gli permettono di avere una buona condizione, a volte l’immobilità per le partite pomeridiane e serali.
Cresce a 1,90m e da 80kg passa a oltre cento (oggi sono di più). Sono solo muscoli… e impara presto a sfruttarli bene. Ma durante l’anno c’è meno tempo e la condizione fisica e la scarsa circolazione del sangue lo rendono poco più che immobile. Con la sua squadra, il Prosek, società di cui uno dei suoi fratelli era presidente, ottiene ottimi risultati. In quell’anno non c’era la Prima Divisione e sono stati organizzati due campionati, uno più forte dove ha militato il Prosek e una squadra di C2.
Nella penultima partita, Pavel chiude la partita con 10 punti consecutivi poco prima del finire. Dopo aver iniziato malissimo, alla fine il giramento alla testa non ha buttato via gli sforzi fatti in quelle ultime settimane. Prima dell’ultima partita la Federazione ha rimandato la giornata a causa di tre infortuni dei giocatori avversari, mentre Pavel correva con una ferita al ginocchio aperta. Grazie ad una difesa titanica di tutta la squadra, ma soprattutto di Pavel che con la sua velocità faceva sembrare che difendessero in sei contro cinque.
Segna anche in contropiede con un gancio dall’angolo sinistro appongiando la palla sul tabellone contro un avversario davanti al canestro che spacca le gambe degli avversari. Solo negli ultimi 5 minuti con l’uscita sua e di altri giocatori esperti, sono arrivati a 44 punti. Poi la birra (almeno 7 litri), cocktail e vino durante tutta la festa gli hanno fatto sentire per gran parte dell’estate un pallone. Ha fatto un’ingenuità soprattutto considerando il suo stato di salute. Ma tutto ciò non gli impedisce di segnare a raffica marcato da più avversari. E quando ha dei compagni di squadra (che si possono definire tali) gli serve con assist deliziosi. Una volta ho ricevuto un messaggio che diceva: “…che tempo frenetico, salvo il Carso, dall’incendio, coi pompieri, dopo tre ore in bici, poi vado sul campo, col fumo nei polmoni, vinco: MIO MERITO”. Ho intuito subito che era lui.
In un campionato più scarso, la Promozione, con una squadra con più talento, nuova dirigenza, senza Pavel, il Prosek non vince la finale. Resiste per una partita, tre mesi dopo convinto a tornare lascia durante il secondo tempo durante la seconda partita. Ha giocato poco, anche quando ci sono solo sette giocatori a referto. Dei nuovi dirigenti hanno rubato la società al fratello di Pavel colpevole di non aver pagato la palestra tanti anni fa. Così decide di giocare solo sui playground, dov’è il Re, Sua Maestà, Monsignor Pavel.
Se dovrà tornare al basket di squadra, e tornerà solo se giocherà, potrebbe fare una squadra con i suoi fratelli, cugini e parenti. Se facesse una squadra tutta in famiglia, ci sarebbe da divertirsi, ovviamente non per gli avversari. C’è da chiedersi che cosa sarà ora. È probabile che col passare del tempo giocherà sempre tenendo conto della salute, ma la classe ed il talento sono sempre quelli. Lui dice che al peggio sarà solo il più forte. Ma lo stesso disse un anno e mezzo fa. Magari non riuscirà a vincere da solo una partita in una giornata non troppo ispirata, ma anche prima doveva essere così.
Secondo me sarà sempre lo stesso. Sempre lo stesso Pavel che negli ultimi tre anni è stato uno dei grandi di questo sport.
http://www.amicidelcampetto.it