Meglio tardi che mai. Finalmente Rai Uno dedica la prima serata a Mariangela Melato. Ma non lo fa con uno dei film più celebri della importante attrice, come Travolti da un insolito destino con Adriano Giannini. Sceglie una fiction con Cristiana Capotondi e Alessio Boni. A questo punto, aggiungiamo pure un… meglio di niente.
La Rai, il servizio pubblico, che mai ha onorato degnamente la scomparsa di Rita Levi Montalcini, tarda persino a rendere degno omaggio a un artista scomparsa di recente. Mariangela Melato definita in un coro unanime di voci, tra pubblico e critica, una della più grandi attrici italiani. E dire che di materiale ne avrebbe…
Proprio oggi sul Secolo XIX una lettrice scrive un messaggio di protesta contro la scelta di Rai Tre di trasmettere il film “La polizia ringrazia” in ricordo di Mariangela Melato. Un bel film, con un grande Enrico Maria Salerno, dove la Melato faceva semplicemente un cammeo. Possibile che le cineteche Rai non avevano niente che rendesse più giustizia all’artista scomparsa di recente?
Fatto sta che oggi, con colpevole ritardo, Rai Uno ricorda la Melato con la fiction di Riccardo Milani: “Rebecca la prima moglie”, liberamente ispirata a uno dei romanzi più intriganti di Daphne Maurier, la scrittrice preferita di Hitchcock. La versione originale valse al grande regista due premi Oscar.
Oggi su Rai Uno in prima serata va in onda la fiction made in Italy realizzata nel 2008. in cui Mariangela interpreta la governante pazza, custode devota della casa reliquiario di Rebecca. Protagonisti della fiction sono Cristiana Capotondi e Alessio Boni. Dama di compagnia e un giovane vedovo che si innamorano, ma prima di riuscire a vivere felici devono combattere contro il fantasma della perfida prima moglie, alimentato dalla custode.
E allora, proprio come si domanda la lettrice del Secolo XIX, viene da chiedersi: ma possibile che non ci sia nessuno in grado di cercare un po’ meglio negli archivi delle cineteche Rai? Che pensi davvero a scegliere cosa trasmettere in modo coerente con l’idea di rendere omaggio a una grande attrice dei nostri tempi, senza altre estranee logiche?