Una data che ha cambiato per sempre la storia del Regno Unito, ovvero il 31 agosto 1997, quando a Parigi, in un drammatico incidente stradale, perse la vita Lady Diana. Per tutto il popolo inglese è stato un colpo durissimo, così come per la Regina e per le alte sfere a Buckingham Palace, che hanno dovuto affrontare una serie di difficoltà notevoli.
The Queen, la reazione di Elisabetta II alla morte di Lady D
La regina Elisabetta II ha da sempre affermato di non essere mai stata in grado di controllare, quando era in vita, l’impatto pubblico di Lady D: in questo caso, non ha saputo nemmeno cosa fare con la sua morte. Ostilità e un notevole impaccio hanno portato il popolo inglese ad un drastico calo di apprezzamento nei confronti della famiglia reale.
Una reazione che provoca anche la reazione del popolo britannico, estremamente legato alla figura di Lady Diana. Ebbene, si tratta di una pellicola che non rifugge mai le complessità, ma finisce con il rovesciare la prospettiva e prova, per una volta, a vestire i panni di un ruolo tormentato quanto difficile della Regina.
A interpretare la Sovrana c’è Helen Mirren, che ha portato a termine un lavoro veramente eccezionale. Un ruolo estremamente delicato, ma che lei ha saputo fare suo in modo decisamente di spessore, dando una vera e propria anima a uno dei personaggi più controversi che tutta l’Inghilterra ha messo in discussione durante quelle tragiche giornate. Helen Mirren, tra l’altro, proprio grazie a quella spettacolare interpretazione, si è portata a casa un gran numero di premi e di riconoscimenti: tra gli altri, troviamo pure il Golden Globe e il titolo di miglior attrice protagonista agli Oscar.
Un film che è stato particolarmente apprezzato anche per essere riuscito a parlare con grande intelligenza di tutti gli avvenimenti che sono accaduti in seguito alla scomparsa di Lady Diana. Non è stato certo una cosa facile, visto che prima di questa pellicola ci avevano provato in tanti a raccontare i fatti, ma non sempre il risultato è stato interessante. Infatti, il rischio, molto alto, è quello di finire nel celebrare volutamente il personaggio della Regina, oppure di lasciarsi prendere la mano nel seguire i pettegolezzi. In ogni caso, la ricostruzione di questa fase della storia della monarchia britannica è molto veritiera e c’è da sottolineare l’arguzia e l’intelligenza storica usati per garantire un certo spessore umano a tutti i vari personaggi, evidenziando il ruolo decisivo di Tony Blair nell’intera situazione.