Doppiatore – Interprete
Il doppiatore è la persona che interviene nella fase finale del doppiaggio, prestando la voce agli attori. La sua interpretazione cambia di timbro, colore vocale, intonazione, sicurezza, secondo la recitazione del personaggio doppiato.
Il doppiatore deve avere doti particolari: deve essere insieme attivo e passivo, avere un orecchio fine e molto allenato, avere il senso delle sfumature, avere la capacità di sottomettersi a varie costrizioni – dicendo la battuta con la giusta tonalità entro limiti di tempo vincolanti, con gli occhi sull’anello di pellicola che scorre ininterrottamente, e alle orecchie la cuffia in cui ascolta, l’originale, ma soprattutto deve essere un attento osservatore.
Infatti, per interpretare nel modo migliore il ruolo assegnatoli, deve osservare nei minimi particolari il suo personaggio sullo schermo, guardando l’abbigliamento, i movimenti, i comportamenti, i vizi e tutto ciò che può aiutarlo ad entrare meglio nella parte.
Concludendo: i passaggi, che permettono di trasformare un film in lingua originale in un film doppiato, sono nove:
1 Relazione iniziale: consiste nel controllare la copia lavoro, con quella originale e la colonna internazionale. La copia originale, quella lavoro e la colonna internazionale vengono montate sullo start della moviola. A questo punto si controlla che le due copie corrispondano e che la colonna internazionale abbia gli effetti di sala, gli effetti speciali e gli effetti ambientali. Se queste voci dovessero mancare bisognerà integrarle.
2 Traduzione: tradurre il testo dalla lingua d’origine alla lingua italiana.
3 Adattamento: si tratta di adattare i dialoghi tradotti in maniera da rispettare il testo originale, restituendo al film le sensazioni che la lingua originale creava.
4 Segnatura: dividere il film in anelli per consentire il doppiaggio. Esistono due metodo: quello tradizionale che consiste nel taglio materiale della pellicola in una breve sequenza e congiunta ad anello con una coda fotogrammata (coda video); quello elettronico, rivoluzionario che consiste nel taglio non materiale delle sequenze, attraverso un loop simulation, cioè una numerazione fatta con l’ausilio di un display incorporato con moviola. La numerazione, che si stabilisce così l’inizio e la fine di un ex anello, è impostata sul banco di regia dal tecnico in sala doppiaggio.
5 Pianificazione: divisione in turni e personaggi su una o più colonne. L’uso di più colonne permette di rendere più facile il doppiaggio di un dialogo fra più persone che si accavalla e permette di modificare, quando serve, la voce di un attore. Le colonne vanno in seguito sovrapposte e sincronizzate.
6 Doppiaggio: gli attori/doppiatori si presentano al leggio per interpretare la loro parte.
7 Sincronizzazione: consiste nel far combaciare il registrato con il movimento labiale originale, accorciando o allungano pause.
8 Mixaggio: miscelare le colonne doppiate con la colonna internazionale. La colonna internazionale comprende anche le musiche e tutti gli effetti di cui abbiamo parlato nella seconda fascia.
9 Relazione finale: controllo del lavoro fatto, con l’inserimento finale dei titolo in italiano.
1 Relazione iniziale: consiste nel controllare la copia lavoro, con quella originale e la colonna internazionale. La copia originale, quella lavoro e la colonna internazionale vengono montate sullo start della moviola. A questo punto si controlla che le due copie corrispondano e che la colonna internazionale abbia gli effetti di sala, gli effetti speciali e gli effetti ambientali. Se queste voci dovessero mancare bisognerà integrarle.
2 Traduzione: tradurre il testo dalla lingua d’origine alla lingua italiana.
3 Adattamento: si tratta di adattare i dialoghi tradotti in maniera da rispettare il testo originale, restituendo al film le sensazioni che la lingua originale creava.
4 Segnatura: dividere il film in anelli per consentire il doppiaggio. Esistono due metodo: quello tradizionale che consiste nel taglio materiale della pellicola in una breve sequenza e congiunta ad anello con una coda fotogrammata (coda video); quello elettronico, rivoluzionario che consiste nel taglio non materiale delle sequenze, attraverso un loop simulation, cioè una numerazione fatta con l’ausilio di un display incorporato con moviola. La numerazione, che si stabilisce così l’inizio e la fine di un ex anello, è impostata sul banco di regia dal tecnico in sala doppiaggio.
5 Pianificazione: divisione in turni e personaggi su una o più colonne. L’uso di più colonne permette di rendere più facile il doppiaggio di un dialogo fra più persone che si accavalla e permette di modificare, quando serve, la voce di un attore. Le colonne vanno in seguito sovrapposte e sincronizzate.
6 Doppiaggio: gli attori/doppiatori si presentano al leggio per interpretare la loro parte.
7 Sincronizzazione: consiste nel far combaciare il registrato con il movimento labiale originale, accorciando o allungano pause.
8 Mixaggio: miscelare le colonne doppiate con la colonna internazionale. La colonna internazionale comprende anche le musiche e tutti gli effetti di cui abbiamo parlato nella seconda fascia.
9 Relazione finale: controllo del lavoro fatto, con l’inserimento finale dei titolo in italiano.
Fine
Domani completerò il nostro reportage nel mondo del doppiaggio con una riflessione finale e l’elenco della bibliografia e i siti internet più interessanti. A domani.