Paolo Sorrentino ha vinto a Los Angeles il Golden Globe per il Miglior Film Straniero con La Grande Bellezza: parliamone insieme subito dopo il salto riportando alcune dichiarazioni del neo premiato a una rivista di prim’ordine che non prendiamo solitamente in considerazione come fonte, ma l’evento è talmente straordinario da rendere doverosa una riflessione insieme.
La rivista L’Uomo Vogue ha creduto fortemente nell’ambizioso progetto di Paolo Sorrentino, tanto da riservargli la copertina del numero di gennaio in edicola, dedicato proprio alle eccellenze italiane, oltre ad un’intervista della quale vi proponiamo alcune anticipazioni.
Il regista è molto critico nei confronti della società italiana:
Le eccellenze italiane gli italiani fanno di tutto per distruggerle, tollerano quelle del passato, non quelle del presente. Ridimensionano. Non essendo noi eccellenti, non riconosciamo chi lo è. Giusto per fare un nome, Armani è un uomo molto bersagliato.
Qui da noi il film va a stanare nervi scoperti, risulta liberatorio, ma anche asfissiante. La grande bellezza punta il dito contro le enclave paludose però lo fa con amore e comprensione e questo sentimento di tenerezza è considerato ancora più intollerabile.
Infine, il regista aggiunge:
Eccellente è la maggioranza silenziosa di chi fa il proprio lavoro in maniera onesta, intelligente, originale ed è più congeniale farla fuori: il paese non riesce a capitalizzare questa eccellenza. Ma è da qui che verrà la salvezza, da qui la riscossa. La nostra politica è utile non per il benessere, ma come luogo emblematico di osservazione di tipi umani. Il cialtrone disonesto è decisamente interessante, pur non coincidendo con l’interesse del Paese.
Berlusconi è talmente interessante che faccio fatica ad avvicinarmici. Ha un tasso di complessità e di imprevedibilità che richiederebbe anni di lavoro. Forse la Roma de La Grande Bellezza è una prima, timida, tappa di avvicinamento.
Qui di seguito vi proponiamo la copertina della rivista e, ringraziando la redazione per lo spunto, possiamo certamente far notare quanto, fra critiche costruttive o meno, La Grande Bellezza abbia riportato l’attenzione mediatica sul nostro paese. Nel bene e nel male, la settima arte pare non aver lasciato completamente il panorama italiano, almeno dal punto di vista internazionale.