Nonostante i migliori sforzi del team dietro Walk Hard: The Dewey Cox Story, il film biografico del genio musicale rimane vivo e vegeto e avvolto in cliché narrativi piacevoli per la folla. Ogni new entry nel genere deve dimostrare il suo valore indipendentemente dagli elementi costitutivi spesso parodiati comuni a tutti i luminari del rock, una sfida ora intrapresa dal dormiente Baz Luhrmann con il suo nuovo film Elvis.
Il primo trailer dell’imminente musical drammatico è apparso online proprio questa mattina e ha anticipato una versione più esuberante del familiare arco dell’ascesa della star visto non molto tempo fa nel film di Elton John Rocketman. Ma questo ha un’arma segreta, sotto forma di Tom Hanks che fa quella che è senza dubbio la voce più sciocca della sua lunga e leggendaria carriera. Austin Butler assume il ruolo di Elvis Aaron Presley, il chitarrista girevole che ha dato fuoco ai lombi di un’adolescente negli anni ’50 e ’60. Hanks lo sostiene nei panni del colonnello Tom Parker, il suo manager per più di due decenni, un astuto olandese il cui acume per gli affari è stato in gran parte responsabile dell’enorme successo di Presley.
Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley, viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker. La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti; sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America. Al centro di questo viaggio c’è una delle persone più significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley (Olivia DeJonge).
Ma il nome più sorprendente del progetto è quello del regista Baz Luhrmann, che non ha completato un lungometraggio dalla sua interpretazione massimalista de Il grande Gatsby nove anni fa. La sua interpretazione del solito modello di biopic musicale è garantita per essere diversa per il semplice fatto di essere sua, evidente nelle cineprese in movimento e nella scenografia stravagante presa in giro nel trailer. La copertura del film sarà senza dubbio incentrata sulla fisicità trasformativa della performance di Butler, la sua voce da shucks-miss e le gambe oscillanti hanno chiaramente lavorato per molte, molte ore per essere rielaborate nelle prossime interviste. Le persone inclini a dire cose come “la corsa agli Oscar inizia qui” molto probabilmente annunceranno che la corsa agli Oscar è iniziata lì. Le stagioni, girano e girano. Elvis arriva nei cinema nel Regno Unito e negli Stati Uniti il 24 giugno.