Sky non ci sta e prevede di mobilitare i suoi utenti; il presidente del consiglio Silvio Berlusconi rigetta le accuse di conflitto di interessi. Tanta carne al fuoco, tanto caos e alla fine chi ci rimetterà? L’utente finale, cioè tutti coloro che hanno un abbonamento con Sky.
Andiamo con ordine e cerchiamo di far chiarezza (cosa che ha tentato di fare anche Ilaria D’Amico in diretta televisiva parlando dell’aumento a Sky Calcio Show, di cui vi proponiamo il video dopo il salto). Prima di trarre conclusioni parziali vediamo cosa dicono le parti. Partiamo dalla base: cosa prevede la legge? Lo spiega bene Il sole 24 ore:
Il provvedimento prevede l’abolizione dell’Iva agevolata al 10% per la pay tv satellitare e via Internet e il loro rientro nell’Iva ordinaria al 20 per cento. Si trattava di una misura varata con la legge 507/95, che concedeva l’Iva agevolata agli abbonamenti per segnali criptati, poi precisata nel ‘97 a favore degli abbonamenti satellitari e via cavo. Una misura, insomma, che intendeva incentivare lo sviluppo dei nuovi media. Sky non dà cifre ufficiali ma fonti attendibili stimano in circa 270 milioni di euro annui l’aggravio dovuto al raddoppio dell’Iva sui suoi abbonamenti.