La Rai lascia il satellite Sky? Il consiglio di amministrazione smentisce

Il 30 giugno molto probabilmente la Rai non rinnoverà gli accordi con Sky e uscirà dal satellite, rinunciando ai 57 milioni che Murdoch paga alla tv pubblica, rinunciando a 7 milioni di entrate pubblicitarie e rinunciando all’attivo di qualche milione di euro prodotto da Raisat (formato da Extra, Premium, Cinema, Gambero, Smash e Yoyo), tutto questo, probabilmente, per tornare sul satellite con Mediaset e Telecom Media (La7), che però ha il problema del decoder, che sarebbe differente da quello che cinque milioni di famiglie hanno utilizzando Sky.

La paura principale degli spettatori è quella di perdere trasmissioni qualitativamente valide e soprattutto il David Letterman Show (che potrebbe finire su Skyuno), la cui opzione concessa alla Rai (che l’ha fatto conoscere agli italiani proponendolo su RaSat e Rainews24) dalla CBS scade in questi giorni. Quelle secondarie riguardano il rischio di non vedere la Rai per chi non ha una buona copertura col digitale terrestre e quello di ritrovarsi il canone del prossimo anno aumentato.

Il consiglio di amministrazione della Rai, intanto, fa sapere di non aver mai preso la decisione di lasciare la piattaforma Sky (anche se le voci si susseguono) e il consigliere Nino Rizzo Nervo rassicura sull’esito delle future trattative:

Stasera, con il concerto di Vasco, debutta Live! il nuovo canale di Sky dedicato alla musica

Questa sera, con il concerto bolognese di Vasco Rossi, del tour Il mondo che vorrei – Live, debutta Live! La prima tv interamente dedicata alla musica dal vivo: il canale 702 di Sky, creato dall’imprenditore genovese Alesasandro Giglio, è pensato per tutti coloro che vogliono vivere le emozioni del palco comodamente da casa propria.

Live!, che ogni hanno trasmetterà 9000 ore dal vivo, copre il panorama musicale a 360° occupandosi di tutti i generi, dal rock al pop, dall’r&b all’hip hop, dall’elettronica alla black, dal chill out alla jacz, dalla acid alla house.

Il canale musicale, diretto da Claudio Somazzi, prevede una programmazione quotidiana divisa in fasce orarie: il mattino è dedicato agli artisti italiani, il pomeriggio agli idoli dei giovani (in maniera traversale, passando da un genere all’altro), la sera ai grandi classici del passato.

Videobergamo: 30 anni di sport e informazione

 Questa settimana per il consueto appuntamento con le tv locali, ci occupiamo di Videobergamo una delle prime emittenti della provincia bergamasca, da notare che esistono dati discordanti circa i primi anni di vita della tv, noi ci siamo attenuti a quella che sembra la versione più attendibile.

Nata il 1 ottobre 1976 da una costola di Radio Bergamo, con il nome di Trb (Teleradio Bergamo, Videobergamo) modificato in Videobergamo Tnt, nel 1978 sotto la direzione di Vittorio Feltri, prende il via Videosera il telegiornale locale, oltre a tutta una serie di trasmissioni che permetteranno all’emittente di guadagnarsi i favori del pubblico, tra queste le telecronache degli incontri di calcio dell’Atalanta, la rubrica Motocross condotta da Titta Basimenti e Attualità programma presentato da Mario Zaffanella.

Nel 1980 Videobergamo diviene Videodelta, poi Rete4 emittente di punta del circuito Mondadori, acquistato negli anni successivi dalla Fininvest, la sede viene spostata a Segrate, in seguito cè chi dice nel 1986, altri nel 1996 grazie all’opera dell’imprenditore Luca Caglioni, Videobergamo riassume il nome originario coprendo con il proprio segnale buona parte delle provincie lombarde a cui va aggiunto ai giorni nostri il digitale terrestre e il canale satellitare 931 su Sky.

Piccole Favole, ogni giorno su JimJam

 Sul canale JimJam di Sky, va in onda ogni giorno alle 7.55, 10.55, 15.45, 18.50 e 21.45 il cartone Piccole Favole, un contenitore a cartoni animati di molte delle favole di Esopo e La Fontane.

Queste favole sono un vero tocca sano per i piccoli che si vanno pian piano avvicinando al mondo che li circonda, del resto si sa, le favole sono delle vere e proprie educatrici, e quelle di Esopo e La Fontane sono bellissime.

Fiorello Show prima puntata, tanto fumo niente arrosto?

La prima puntata dell’attesissimo Fiorello Show è  terminata da circa un’ora e si ha quasi la sensazione che sia stato tanto fumo e poco arrosto.

Mi spiego: in teatro sicuramente la resa sarà stata migliore, perché sono gli attimi di pausa, quelli di chiacchiera che generano la battuta, ma in televisione tanti sketch ben riusciti condensati in trenta minuti non danno lo stesso risultato.

Lo spettacolo. Dopo una lunga e piacevole attesa (20 minuti) di Aspettando il Fiorello Show, comincia la prima puntata. Nel montaggio si vede: il suo ingresso, annunciato da Beppe Bergomi e Fabio Caressa prima, e dall’imitazione di Franco Battiato da parte di Fiorello poi; una battuta su Berlusconi, una sull’ansia da prestazione della prima del nuovo spettacolo, una piacevole cantata, un momento alla David Letterman con intervista a Gianni Alemanno, qualche battuta qua e là su Mosley (in onore di Montezemolo) e sullo stesso alemanno. Fine.

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Fiorello, lo showman da stasera su Sky

Rosario Tindaro, detto Fiorello, nasce a Catania il 16 maggio del 1960, primo di 4 figli, di cui però solo il fratello Giuseppe ha seguito le orme artistiche: inizia a lavorare da giovanissimo coma animatore nei villaggi turistici e come speaker radiofonico in una radio locale di Augusta, Radio Marte, città nella quale è cresciuto. Nel 1981 viene scoperto da Claudio Cecchetto che gli fa condurre la trasmissione W Radio Deejay: l’anno successivo esce Veramente falso, il suo album d’esordio come cantante che vende ben 150.000 copie! Un successo strepitoso!

Il debutto televisivo è dovuto a Deejay Television ed alla partecipazione a diverse trasmissioni quali Una rotonda sul mare con red Ronnie, Il gioco dei nove con Gerry Scotti, Il nuovo cantagiro: nel 1992 arriva la consacrazione definitiva con il Karaoke, programma che portò Fiorello al successo. Successivamente Fiorello conduce il programma Non dimenticare lo spazzolino da denti, che sancisce il suo ritorno sulle scene dopo un periodo difficile legato a problemi di droga.

Nel 1996 grazie a Maurizio Costanzo, Fiorello realizza il programma La febbre del venerdì sera e partecipa a Buona domenica con Paola Barale e Claudio Lippi, nel 1998 è la volta di Una città per cantare, uno speciale di Canale 5 per aiutare i terremotati di Umbria e Marche, e Matricole con Simona Ventura. Per tre edizioni consecutive conduce il Festivalbar con Federica Panicucci prima e Alessia Marcuzzi poi.

Fiorello, Lorella Cuccarini e Sabrina Ferilli: parlano i volti presenti e futuri di Sky

Domani è il giorno del debutto di Sky Uno, di cui vi abbiamo già proposto la programmazione. In queste ore si stanno susseguendo dichiarazioni di personaggi in forza a sky e pure una clamorosa autocandidatura, quella di Sabrina Ferilli. Partiamo da lei: l’attrice, parlando di politica durante la Nightline di Sky Tg24 ha trovato il tempo di autocandidarsi per un posto a Sky:

Io andrei fuori dalle tv generaliste. Se ci fosse la possibilità a Sky ben venga. Magari. Fate una telefonata a Murdoch e dite che ne avete trovata un’altra.

Per Lorella Cuccarini il trasferimento sul satellite è un vero e proprio toccasana. La prossima conduttrice di Vuoi ballare con me, ha raccontato ad Oggi, di aver rischiato la depressione nei tre anni passati alla Rai (Del Noce le negava le telefonate!) e si dice pronta per tornare in campo:

Telereporter, l’informazione innanzi tutto

 Disponibile sul canale 818 del bouquet di Sky, Telereporter altra storica emittente italiana, nasce ufficialmente nel 1977 a Rho in provincia di Milano da una costola di Radio Reporter, la programmazione di film, telefilm, condita con una buona dose d’informazione e programmi sportivi di successo la rendono in poco tempo una delle tv più apprezzate del nord Italia.

Il primato nell’informazione locale le viene conferito dalla messa in onda di Teleradioreporter news, telegiornale antesignano del genere e subito apprezzato da pubblico, condotto da Emilio Bianchi, Giuliana Pedroli, Giovanni Piazza e Giorgio Cozzi. Lo stesso Bianchi, già speaker della radio, diventa il personaggio più rappresentativo dell’emittente, alla guida di programmi d’intrattenimento come il gioco a premi Sette e Mezzo e sportivi come Domenica Dilettanti che ospita anche Giovanni Trapattoni.

Un altro nome illustre del calcio italiano Walter Zenga l’allora portiere dell’Inter, collabora assiduamente con la radio e la tv, contribuendone all’ulteriore successo. Non meno popolare la programmazione notturna di Telereporter, dedicata a film piccanti, bruscamente interrotta da una serie di denunce. In quel periodo l’emittente contribuisce al lancio di personaggi poi divenuti celebri come Antonella Clerici, Giobbe Covatta, Cristina Parodi, Enzo Iacchetti.

Striscia la notizia, da lunedì Ficarra e Picone, confermate le veline per la prossima stagione, parla Antonio Ricci

Da lunedì dietro al bancone di Striscia la notizia, che si è confermato nuovamente il programma più seguito in assoluto, torneranno per il quinto anno consecutivo i comici Ficarra e Picone, che traghetteranno il telegiornale satirico fino alla fine della stagione.

Durante la conferenza stampa, in cui erano presenti anche Antonio Ricci e le veline Federica Nargi e Costanza Caracciolo, i due prossimi conduttori hanno detto:

Noi siamo al servizio del programma. Noi ci mettiamo la faccia, ma il programma è quello. Arriviamo a Striscia in punta di piedi, cerchiamo di lavorare e non di interpretare quello che hanno scritto altri, nei primi tre minuti del programma. Poi leggiamo il copione, che è scritto in italiano, lo traduciamo in siciliano per abbassare il livello intellettuale.

Samurai Girl su Sky Cinema Family

Da venerdì 27 marzo, sul canale Sky Cinema family va in onda la miniserie targata Disney in collaborazione con Alloy entartainment e gli ABC Studios, sto parlando di Samurai Girl, che andrà in onda anche questa sera e domani sera alle 21.00 con tutti e 4 gli episodi rimasti di sei.

La serie è basata su dei romanzi per ragazzi molto famosa scritta dalla popolare Carrie Asai e vede come protagonista una diciannovenne di nome Heaven (Jamie Chung), che viene a scoprire che il padre adottivo, Takuse Kogo (Anthony Brandon Wong), è in realtà Capo della Mafia Giapponese Yakuza e forse è anche l’assassino del fratello Hiko (Jack Yang).

Mike Bongiorno ha firmato per Sky, condurrà il Rischiatutto

La notizia era nell’aria da tempo e, anche se Katryn Fink aveva provato a smentirla (“Non ci sono progetti di quiz con il Signor Mike”), oggi è arrivata l’ufficializzazione: Mike Bongiorno ha firmato per Sky.

Il conduttore dopo le ventennali presenze su Rai e Mediaset è passato a Sky Uno, dove condurrà ciò che su Mediaset non gli avevano permesso di fare: una nuova edizione del Rischiatutto (video di repertorio dopo il salto).

Il contratto firmato con il canale satellitare prevede la sua partecipazione alla prima puntata del Fiorello Show il due aprile e poi dodici appuntamenti con il quiz che lui dice avere una grande richiesta, ma sempre rifiutato da Mediaset.

In autunno su Fox Crime, andrà in onda la Fiction sul Mostro di Firenze

Dopo tanto parlare, indecisioni e perplessità, il prossimo autunno arriverà sugli schermi italiani la fiction che racconta le vicende del mostro di Firenze, il seriel killer che dal 1968 circa a metà degli anni ottanta portò il terrore nella zona di firenze uccidendo coppie di giovani. Le riprese sono iniziate da qualche giorno a Torino, che insieme a Firenze sarà la città in cui verranno girate le scene  che ci raccontereranno i venti anni di cronaca nera, di perizie, scarcerazioni, arresti e finti pentiti che hanno sconvolo tutt’Italia.

La fiction andrà in onda su Fox Crime (canale 114 di Sky) il prossimo autunno, sarà composta da sei episodi, è prodotta dalla Wilder per Fox Channels Italy, con la regia di Antonello Grimaldi, e sceneggiatura di Leonardo Valenti, Barbara Petronio e Daniele Cesarano.

American Gothic, dal lunedì al venerdì su Fantasy Channel

Dopo dodici anni dalla sua ultima apparizione su Italia 1, sul canale 132 di Sky, esattamente su Fantasy Channel, torna la serie tv creata da Shaun Cassidy per la CBS, prodotta dal fantastico Sam Raimi e Robert G. Tapert: American Gothic. La serie, che inizialmente aveva 22 episodi, ne vide portare in onda, a causa di scarsi ascolti, solamente 18 episodi, lasciando quei pochi fun che aveva a bocca aperta, ma da questa sera alle 21.10 (dal lunedì al venerdi) verranno trasmessi dal primo all’ultimo ed inedito episodio.

La storia è ambientata a Trinity, una cittadina inventata nel sud della Carolina e vede come protagonisti lo sceriffo Lucas Buck (Grary Cole) un uomo forte e Caleb Temple (Lucas Black) un ragazzino con il dono di essere un sensitivo, che in realtà è figlio dello sceriffo, ma che è stato fatto adottare da piccolo facendogli credere, che un signore di nome Gage sia suo padre.

La pirateria satellitare minaccia le produzioni tv

 Quello della pirateria satellitare, è un fenomeno globale che sta fiaccando il sistema televisivo, privandolo dei proventi necessari alla nascita di nuove idee per il piccolo schermo. Oltre oceano ha ormai raggiunto proporzioni preoccupanti. Secondo il Carmel Group, che si occupa di mezzi di comunicazione, telecomunicazione e informatici, il danno ammonterebbe a miliardi di dollari.

Negli Usa e in Canada sarebbero almeno due milioni le famiglie che ricevono trasmissioni satellitari in maniera illegale, un numero in continua crescita che si ripercuoterebbe in maniera negativa sugli introiti dei broadcaster americani. Le porte usb sui ricevitori consentirebbero di scaricare i codici necessari ad aggirare le “difese” adottate dai network televisivi.

Non va meglio in Asia , dove un impianto satellitare non è più prerogativa di pochi e la popolazione ha ormai raggiunto i 3 miliardi di individui. Secondo uno studio elaborato alcuni mesi fa dalla CASBAA (Cable & Satellite Broadcasting Association of Asia), il danno dovuto alla ricezione illegale di trasmissioni satellitari ammonterebbe a 1,54 miliardi di dollari. Nel solo Pakistan il rapporto tra gli abbonati regolari e non è di oltre 1 a 13, come dire che per ogni milione di persone che guarda, meno di 80.000 pagano.