La Rai ha deciso: sopprime la moviola dopo 43 anni, il calcio riassume un’aura di serenità e compostezza ma sarà davvero così? E in tal caso chi ci guadagna? Alla notizia sono arrivate le inevitabili polemiche, alcune dagli scranni del Parlamento da dove Fabrizio Cicchitto numero uno dei deputati del centrodestra ha dichiarato:“Il fatto che dalle trasmissioni Rai sul calcio per il prossimo campionato venga bandita o comunque molto ridimensionata la moviola è del tutto negativo. Ciò, infatti, vuol dire che le autorità calcistiche, in primo luogo quelle arbitrali, sono riuscite nel loro intento, visto che non hanno mai gradito l’uso di questo strumento conoscitivo. Sta avvenendo questo fatto paradossale: invece di mettere la moviola in campo come avviene nel rugby, ci si accinge a ridimensionarla anche in Rai”.
Di eguale parere Daniele Tombolini moviolista fino alla scorsa stagione della Domenica Sportiva, che dalla prossima si ritroverà disoccupato al punto che voci lo danno già in viaggio verso Mediaset: “È una scelta che non condivido, io ho sempre cercato di dare alla moviola un taglio che non fomentasse le polemiche, un taglio leggero e ludico, come i duetti con Teocoli, perché credo che il calcio si debba riappropriare di questo aspetto. Che non crei quindi una “Cassazione”. La moviola non può non esistere. La cosa paradossale è che c’è in ogni giornale e perfino alla radio. Non credo che esista da 40 anni per caso“.