C’è grande polemica in Russia per Scuola, la serie televisiva trasmessa da Channel One, che racconta in stile documentaristico la vita dei ragazzi di un liceo di Mosca: la fiction mostra, senza censure e filtri, i giovani studenti che dicono parolacce a non finire, si chiudono in bagno a fumare spinelli, o che si incontrano dopo le lezioni per ubriacarsi o fare sesso. Insomma: una generazione al degrado.
La regista venticinquenne Valeria Gai Ciaganava, che ha già girato 40 episodi dei 60 commissionati e che si augura la riconferma della serie televisiva per un’altra stagione, spiega di aver scelto di modificare il copione di base, per riuscire a raccontare realmente gli adolescenti, le loro problematiche e il loro fare da ribelli:
C’era un copione di base ma non mi è mai piaciuto. Insieme ai ragazzi riscriviamo tutti i dialoghi. In un linguaggio vero, che è pieno di parolacce e di ingenuità ma che è il linguaggio degli adolescenti. Poi cambiamo insieme anche i comportamenti dei personaggi secondo come i ragazzi si comporterebbero realmente in certe situazioni imposte dalla fiction.