Questa sera su Fox, a distanza di sole due settimane dal debutto americano, arriva anche in Italia Flash Forward, la serie sci-fi della ABC definita da molti l’erede di Lost.
La serie, basata sull’omonimo libro di Robert J. Sawyer (in Italia intitolato Avanti nel tempo), narra di un blackout di due minuti e diciassette secondi, che coinvolge l’intera razza umana, nei quali tutti vedono, in maniera confusa, il loro futuro da lì a sei mesi.
L’FBI decide di indagare sulla perdita di conoscenza collettiva, che ha causato disastri in tutto il mondo (aerei caduti, incidenti automobilistici a catena, pazienti in sala operatoria deceduti), affidando il caso a Mark Benford (Joseph Fiennes) un agente che si ricorda di aver visto nel suo futuro che stava investigando sugli episodi avvenuti sei mesi prima. La nuova sezione, formata anche da Demitri Noh (John Cho), che non ha assolutamente visto nulla (cosa vorrà dire?) e Janis Hawk (Christine Woods), deve mettere insieme più visioni possibili, collegando persone attualmente estranee e lontane tra loro, che hanno visto le loro vite intrecciarsi, per capire cosa accadrà da lì a sei mesi e per scoprire perché ci sia stato un blackout (che si scopre non aver colpito proprio tutti).
La conoscenza del futuro condizionerà non soltanto la vita della collettività, ma anche i rapporti interpersonali e intimi (la gente sente di avere il destino già segnato e in molti casi, non solo non si oppone, ma cerca anche di farlo andare in quella direzione), come accade ad Olivia Benford (Sonya Walger), moglie di Mark e madre di un bambino, Aaron Stark (Brian F. O’Byrne) amico di Mark, Nicole Kirby (Peyton List), la babysitter dei Benford, e Bryce Varley (Zachary Knighton). Di contro c’è qualcuno, come Simon (Dominic Monaghan), che si diverte a fare il doppiogiochista.