Recorder – 1 – Felicity

 

Incominciamo oggi un viaggio settimanale fra le serie televisive già concluse, che ci hanno tenuto compagnia per diversi anni. Questa rubrica vuole dare informazioni generali, qualche spunto di discussione e una critica semplice e precisa affinché voi lettori possiate avvicinarvi al bellissimo mondo delle serie TV e possiate scegliere con facilità quella che più vi attrae.

Felicity è una serie televisiva nata nel 1998 negli Stati Uniti, ideata da J. J. Abrams (creatore anche di Lost e Six Degrees), conclusasi nel 2002 dopo quattro fortunate stagioni.

La serie prende il nome dalla protagonista, Felicity Porter (Kery Russel), una ragazza intelligente, profonda, che decide di andare a studiare all’università di New York per seguire il ragazzo di cui è innamorata, Ben Covington (Scott Speedman). Qui conosce Noel Craen (Scott Foley) e Julie Emrick (Amy Jo Johnson) gli altri personaggi principali della storia, con i quali condividerà gioia e dolori e comprenderà che la sua strada non è quella che la porta a diventare un’affermata medico, quanto quella di seguire la sua passione per il disegno.

Primeval – Ritornano i lucertoloni giurassici

 

Jurassic Park? Surface? Stargate? No Primeval!

Un gruppo di studiosi di zoologia capitanati da Nick Cutter deve indagare su una moltitudine di apparizioni di animali preistorici apparentemente istinti, ma di fatto ricomparse in Inghilterra. Ovviamente il governo arruola un team di esperti (il professor Cutter, il suo assistente Stephen Hart, la zoologa Abbyb Maitland e il paleontologo Connor Temple) e chiede che tutto rimanga segreto.

A rendere la situazione ancora più intricata, una porta spaziotemporale elettromagnetica o qualcosa di simile ad uno stargate, che porta in un mondo parallelo abitato dagli animali sopracitati e già visitato dall’uomo, e la ricerca della moglie del professor Cutter, data per dispersa da anni, di cui nel primo episodio si ritrova la macchina fotografica nell’universo parallelo.

2007: le serie TV – Trionfa Dr. House, Lost stupisce, finisce O.C.

 

In Italia le serie televisive hanno invaso i palinsesti dei principali canali in chiaro (per non parlare dei canali tematici FOX e AXN), in alcuni casi con risultati di grande rilievo, come la consacrazione di Dr. House, in altri deludendo le aspettative, a causa anche dei continui cambi di programmazione settimanale e di collocazioni notturne ampiamente ingiustificate a favore di Fiction italiane prive di novità.

Bellissima a mio parere la terza serie di Lost e 4400, ingiusta la fine di O.C., innovativi Eureka e Sleeper Cell. Piacevole Ugly Betty. Spassoso Scrubs. Ottime conferme per The Shield e Prison Break.

Di contro, non capisco come mai si siano importate in Italia serie TV come The Inside e Killer Instinct, uscite negli Stati Uniti nel 2005 e sospese dopo la prima stagione. Non è forse uno spreco di soldi?

Gennaio 2008 Serie TV in DVD: Prison Break, One Tree Hill, Stargate Atlantis

 

Per tutti gli amanti di serie televisive, buone notizie: in arrivo a gennaio in DVD, la seconda stagione di One Tree Hill, di Stargate Atlantis e di Prison Break (la seconda parte).

Per chi non le conoscesse è l’occasione di gustarsi tre serie differenti tra loro, una giovanile, una fantascientifica e una d’azione che bisogna guardare assolutamente. E per i fans un buon numero di inserti speciali da godersi tutto d’un fiato.

Vediamo nel dettaglio, cosa troveremo all’interno dei cofanetti.

Torna con la fusione Camera Café

 

Se avete acceso i televisori ieri sera e vi siete sintonizzati su Italia1, avrete visto, alle 21.30, il tanto atteso ritorno della sit-com, firmata Magnolia, Camera Café.

Camera Café, per chi non lo sapesse è la più importante e famosa sit-com monocamera italiana, basata sull’omonimo format francese, datato 2001, in Italia dal 2003, che vede protagonisti indiscussi i bravissimi Luca e Paolo.

La novità più eclatante della nuova edizione è la concretizzazione dell’incubo della fusione della società del tremendo direttore De Marinis, con la concorrente e rivale Digitex.

Review: Scrubs è finito e l’anno prossimo dice addio!

Si è conclusa su MTV, giovedì sera, la sesta stagione di Scrubs – Medici ai primi ferri (anche se per gli appassionati domenica va in onda la replica degli ultimi due episodi).

La più divertente e irriverente serie della TV, saluta il suo pubblico e dà l’appuntamento all’anno prossimo, a quando, per intenderci, arriverà in Italia la settima e ultima stagione.

Creata nel 2001 da Bill Laurence e trasmessa negli Stati Uniti dalla NBC, Scrubs racconta la storia di tre neolaureati in medicina, il dottor John Dorian (JD), il chirurgo Chris Turk e la dottoressa Elliot Reid che insieme all’infermiera Carla Espinosa lavorano all’ospedale Sacro Cuore, diretto dal cattivissimo Dottor Kelso.

The 4400 – Un’altra serie chiude

E’ finita! Il creatore della serie The 4400, Scott Peters, ha detto basta, liquidando con poche parole di circostanza, una tra le serie TV più riuscite ed innovative.

Per riassumere il Peters-pensiero (ci siamo voluti bene, è stato bello, eravamo una grande famiglia, tutto prima o poi finisce) ci vuole ben poco, molto più difficile è spiegare lo sconforto dei fans, che avevano sempre creduto, non solo nel programma, ma anche nella serietà della USA Network.

Facciamo un passo indietro e riassumiamo la storia per chi non la conoscesse, promettendo di approfondirla come merita nei post futuri: un gruppo numeroso di persone, per l’esattezza 4400, prelevate in epoche differenti da terrestri del futuro, vengono rimandate sulla Terra tutte insieme appassionatamente, ognuna con un potere speciale in più. Il loro compito è quello di evitare la rovina del pianeta.

Sleeper Cell

Los Angeles: un gruppo di giovani e meno giovani islamici decide di sacrificarsi per la causa, facendo strage di civili infedeli e non (un rischio da correre per la causa, no?).

Sarebbe troppo riduttivo raccontarvi di Sleeper Cell in questo modo, in quanto la qui presente serie Tv, appena conclusasi sulla rete satellitare AXN, non racconta la classica storia del tremendo pericolo dell’uomo nero, bensì del pericolo dell’uomo nero che tanto nero non è. Intendiamoci, i cattivi sono sempre gli estremisti mussulmani, ma la loro fisionomia non è esattamente quella che ci aspetteremmo, niente barboni e vestiti di arabico ricordo, ma giovani occidentali convertiti alla fede del profeta, guidati ottimamente dalla perfida e geniale mente di Faris Al-Farik (Oded Fehr), l’unico mediorientale D.O.C.. A rompere le uova del paniere il classico infiltrato dell’FBI, che poi tanto classico non è neanche lui, Darwin Al-Sayeed (Michael Ealy): niente pallottole facili o superpoteri, ma tanto acume e intelligenza per il protagonista buono della serie, che, infiltratosi nella cellula dormiente, cerca, da buon islamico, di mandare a monte ogni progetto del cattivo islamico, mantenendo una faccia di bronzo quasi da Oscar per non farsi scoprire dal boss e i suoi 3 compagni, lo slavo Llija Korjenic (Henri Lubatti), il francese Christian Aumont (Alex Nesic) e l’ex soldato americano Tommy Allen Emerson (Blake Shields).