Recorder – 13 – Una mamma per amica

Da questa settimana la rubrica Recorder si sposta definitivamente al martedì.

Oggi il nostro post, raccontandovi di una serie che si è appena conclusa, vi porterà molto lontano, in un tranquillo paese di campagna nel Connectucut di nome Stars Hollow.

Dove si trova geograficamente ve l’ho detto, ora cercherò di entrare nello specifico, dandovi qualche informazione in più, come per esempio il titolo della storia: Una mamma per amica (titolo originale Gilmore Girls).

La serie televisiva è nata nel lontano 2000 ed è andata in onda fino al 2007, ideata da Amy Sherman e Daniel Palladino (produttori esecutivi fino alla sesta stagione) poi da David S. Roshental (settima e ultima stagione), è andata in onda negli USA inizialmente sulla rete WB poi passata al canale The CW con episodi di durata media di 40/45 minuti l’uno. La produzione della serie è di Dorothy Parker Drank Here Productions, Hofflund-Polone & Warner Bros Television.

I liceali: nuova fiction targata Taodue

Da domenica su Joi, alle 21, va in onda la nuova fiction giovanile prodotta da Taodue, I Liceali, che, se le premesse saranno rispettate, quando approderà a maggio su Canale5, diventerà il nuovo tormentone giovanile italiano dopo Grandi domani e I Cesaroni.

Al liceo Colonna di Roma, uno dei più fighetti della capitale, sbarca dalla cittadina di Roccasecca in ciociaria, Antonio Cicerino (Giorgio Tirabassi), professore d’italiano, carico di voglia di insegnare e impaziente di cominciare. Nello stesso istituto una giovane insegnante di storia dell’arte, Enrica Sabatini (Claudia Pandolfi), non vede l’ora di prendersi un anno sabbatico per poter scappare dalle sue frustrazioni (gli alunni non seguono le sue ore di lezione), ma per ottenerlo deve ospitare a casa sua la nuova insegnante di Francese Mélanie Desmoulins (Diane Flerì), amante del preside Pera (Gigio Alberti).

Antonio vive in una casa vicino alla tangenziale insieme ad Elena (Carolina Victoria Benvenga), la figlia adolescente (che rinnega il suo cognome per non farsi scoprire dai nuovi compagni di scuola) e al suo cane. La situazione famigliare non molto facile (moglie morta, figlia irrequieta) non è il suo unico problema: i suoi metodi di insegnamento, sempliciotti, ma di buon senso e cuore, non vengono condivisi dagli altri insegnanti e nemmeno apprezzati dai suoi alunni, che più che una guida per la loro educazione lo reputano un pecoraro.

Mad Men: la serie ’60 specchio dei nostri tempi

La novità più interessante della settimana trascorsa, è rappresentata da un telefilm degli anni ’60 dal titolo Mad Men, in onda su Cult ( Sky, canale 142) il martedì alle 23 e in replica il giovedì alle 21 in doppio appuntamento. Ci chiediamo come mai un prodotto cosi interessante non fosse mai andato in onda in tutti questi anni su qualche canale nazionale o locale che dir si voglia, perplessità d’obbligo, se non fosse che una volta verificata la data di realizzazione rimaniamo piacevolmente stupiti: la serie è dello scorso anno!

Mad Men, è un telefilm trasmesso per la prima volta nel luglio del 2007 dal canale americano Amc, la prima stagione comprende 13 episodi. Nell’intento di mostrare uno spaccato della società americana di quarant’anni fa la serie diventa qualcosa di più: i particolari, il colore, la fotografia la fanno sembrare realmente girata in quel periodo, a dimostrazione di quanta cura ci sia stata nel confezionare un prodotto di primo piano.

Mad men erano definiti negli anni ’60 i copyrighter, quei piccoli geni, a cui spetta il compito dopo sedute interminabili e memorabili mal di testa, di partorire idee per le campagne pubblicitarie. Negli anni ’60 siamo agli albori di quel mondo pubblicitario cosi come lo intendiamo noi oggi e come spesso capita all’inizio di un particolare evento storico, le regole sono là da venire e i colpi bassi all’ordine del giorno, se caliamo il tutto nella realtà americana del momento permeata da una buona dose di razzismo e profondamente sessista il gioco è fatto.

E-Ring – dagli USA a Rai2 senza fortuna

E-Ring è una nuova serie che va in onda su Rai2 alle 22:30, ed è anche il nome dell’anello più esterno del pentagono, laddove vengono prese le decisioni più delicate e importanti relative a questioni internazionali, come le minacce terroristiche o quelle biologiche.

La serie è composta da una sola stagione di 22 episodi, è andata in onda nel 2005 sulla Nbc ed è stata sospesa per bassi ascolti. Non proprio la migliore delle premesse.

I protagonisti si muovono in questa sezione del pentagono, dove lasciano libero sfogo alle proprio vicende private e personali, sempre intimamente intrecciate, su uno sfondo fatto di complotti, minacce internazionali, rigore militare e una certa tensione legata a complesse decisioni da prendere in tempi sempre troppo brevi.

Recorder – 12 – Fantasilandia

Questa settimana, la rubrica Recorder vi porterà indietro nel tempo di 30 anni, in un luogo lontano e nascosto dove tutto è possibile; se avete qualche sogno, è ora di credere nella sua realizzazione… questa signore e signori è Fantasilandia, titolo originale Fantasy Island.

Nata nel lontano 1978 la serie fatta negli Stati Uniti ha dato alla luce 7 stagioni e 157 episodi sino al 1984. Prodotta dalla Spelling-Goldberg Productions e Columbia Pictures Television, la serie è stata trasmessa per sulla rete televisiva ABC portata poi in Italia nel 1980 prima su Canale5 poi su Rete4.

Ora rilassatevi, pensate attentamente ad un vostro sogno nel cassetto e sperate che la banca vi dia un prestito di 50000$ (ora il costo sarà triplicato), altrimenti …scordatevi tutto!

Carabinieri: la settima stagione su Canale 5

Crisi del settimo anno per la fiction Mediaset Carabinieri? Immaginiamo di no, ma forse per scongiurare ogni possibile eventualità di un calo di gradimento, comunque avvertito nelle ultime edizioni, gli autori, Raffaele Mertes che ne è anche il regista, Giandomenico Trillo e Alessandro Cane, hanno deciso di rinnovare il set e buona parte del cast.

Prevista per l’autunno scorso, la serie tornata solo ieri sera sugli schermi di Canale 5 in doppio appuntamento, per 14 puntate inedite, presenta delle interessanti innovazioni, innanzitutto l’ambientazione: non più Città di Pieve in Umbria, ma la nuova caserma di Montepulciano in Toscana, ricostruita nella Fortezza Medicea, risalente al 1500, poi come si diceva, il nutrito gruppo di attori (28), degno di una caserma vera, che col passare degli anni ha visto andare e venire interpreti o presunti tali, come alcuni ex concorrenti del Grande Fratello.

Da questa edizione non c’è più Gioia Capello (Martina Colombari), reduce dall’affettuosa amicizia con il vicecomandante Giacomo Contini (Walter Nudo), che risulta nell’elenco dei confermati e sa che presto diverrà padre di un figlio avuto da Paola (Valentina Pace). Tra coloro che hanno abbandonato questa settima stagione c’è anche Pippo (Dario Vergassola), Mira (Alexandra Dinu), Tina (Katia Beni), mentre dei protagonisti in divisa hanno fatto le valigie Barbara Fulci (Ines Nobili), Marco Tosi (Luca Argentero), Gabriele Vici (Marco Iannone) e Vittorio Bordi (Vincenzo Crocitti).

Vincent: l’ennesima serie investigativa

Vincent Gallagher è un poliziotto, ora in pensione, che gestisce una società investigativa. La sua vita non è delle migliori: sovrappeso, dedizione totale al lavoro, moglie che lo abbandona per un altro, vari malanni, eppure lui, noncurante dei problemi che ha, accetta sempre nuovi casi da risolvere e casualmente tutti ricordano a tratti la sua esistenza.

I casi, che affronta Vincent, creata nel 2005 dalla Granada Television e trasmessa la prima volta in Inghilterra sul canale ITV, spaziano dall’adulterio del primo episodio (quello che ho guardato per voi) agli omicidi, da indagini circa possibile denaro sporco a semplici pedinamenti.

La serie, appare sin dall’inizio molto ben curata, ma altrettanto lenta nei modi e soft nelle musiche. Lo stile inglese (Wire in the Blood, che io preferisco mille volte), non si fa aspettare: molte parole, poca azione, tutto ovattato e riflessivo.

Beverly Hills 90210: in arrivo un nuovo spin-off

Li avete riconosciuti in foto? Sono i protagonisti di Beverly Hills 90210 in uno dei loro ultimi incontri. Loro, però, potrebbero essere solo uno specchietto per le allodole per i fans di tutto il mondo. Andiamo con ordine.

Ciò di cui vi parlo è una notizia che avrei preferito approfondire più accuratamente per essere esaustivo nei vostri confronti, ma ahimé, da quando è uscita ad oggi non ci sono conferme. Di cosa parlo? Di un possibile secondo spin-off (il primo è Melrose Place) della storica ed inimitabile serie di Beverly Hills 90210.

Il timore di tutti i fans delle dieci stagioni di Beverly hills è ovviamente, che la trovata sia soltanto di tipo commerciale e che il prodotto, data l’assenza molto probabile dei protagonisti originali (a meno che non vengano inseriti come genitori: se così fosse dove finirebbe l’idea di serie per teenager?) e l’assenza, per ora, del creatore Darren Star (ricordo che Aaron Spelling è morto due anni fa), risulti un corpo totalmente estraneo con l’originale.

La Nuova Squadra

La pioggia sul fuoco, e il fuoco rimane acceso. Siringhe conficcate dove non dovrebbero, simbolo delle sconfitte passate, speranza vaga di rivincite future. Un gruppo, una Squadra, compatta mentre fissa un unico punto all’orizzonte, uniti e separati dal loro essere poliziotti e dal loro essere umani, dalle loro debolezze.

Una parola nuova, nel centro di Napoli: Spaccanapoli. Eloquente, quasi onomatopeica, come un lamento violento verso una situazione non più sostenibile, o semplicemente una scialuppa di salvataggio, un salvagente al quale attaccarsi come ultima speranza.

Un organico funzionale, una squadra di Falchi, in tutti i sensi. Poliziotti navigati e motorizzati, Sfrecciano ad altezza uomo nei vicoli di Napoli, molto esperti di strada e meno di burocrazia e procedure, per i Falchi contano i fatti.

La preda puntata dai Falchi è grande, pericolosa, è la Camorra con la C più maiuscola possibile, bisogna stare attenti. I Falchi sono scattanti e motorizzati, nuotano nelle stesse acque in cui nuotano i clan, gli informatori, sono immersi nel nemico fino al collo, forti di un’esperienza che si acquisisce scommettendo sul proprio lavoro, osando , sfruttando le stesse appendici del nemico, i piccoli delinquenti, gli informatori.

Rescue me: nuova serie su Axn

Non deve essere stato facile realizzare una serie tv come Rescue Me (Salvami), da ieri sera in onda alle 21 in doppio appuntamento su Axn (Sky, canale 134). Raccontare la storia dei vigili del fuoco di New York, dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, senza cadere nei luoghi comuni o puntare all’esaltazione più estrema delle loro imprese, degne del nostro più sincero rispetto, deve essere costata non poca fatica agli sceneggiatori David Leary e Peter Tolan.

Alla fine l’ispirazione si è affidata alla fonte disponibile più a buon mercato ma anche di maggior effetto: la realtà nuda e cruda. Ecco quindi venir fuori una serie “drama” dove sono i sentimenti, le passioni ma anche la rabbia dei personaggi e in particolare del protagonista ad essere messe in primo piano.

Rescue Me è un telefilm americano di grande successo, di cui Mediaset acquistò tempo fa i diritti per l’Italia, ma mai trasmesso qui da noi. Ora il canale della Sony Pictures Entertainment, Axn, ha avuto la possibilità di proporre le puntate d’esordio. Negli Stati Uniti di questo tv “drama”, sono già state realizzate quattro stagioni da 13 episodi ciascuna, mentre il canale via cavo Fx, dove la serie va in onda dal 2004, si appresta a trasmettere la quinta di 22 episodi.

Recorder – 11 – Pappa e ciccia

Prendete il cartone animato più famoso degli ultimi vent’anni (la famiglia Simpson), trasformatelo in serie tv (la famiglia Conner) ed otterrete il telefilm padre de I Simpson: Pappa e ciccia, il cui titolo originale è Roseanne.

La Sit-com creata nel 1988 dalla geniale mente di Matt Williams (già sceneggiatore de i Robinson), è andata in onda per nove stagione negli States sul canale ABC, mentre in Italia è andata in onda nel lontano 1990 su Canale5.

Pappa e ciccia è stata vincitrice di innumerevoli Emmy Award e ha ospitato molte Guest stars tra cui: Sharon Stone, Tony Curtis, Leonardo DiCaprio e, l’editore di Playboy Hugh Hefner.

Che fine ha fatto My Name Is Earl?

Ancora una volta Mediaset è protagonista di episodi di mal vessazione, nei confronti di una serie tv che proprio non lo merita. Stiamo parlando di My name is earl, pluridecorato telefilm in patria (negli Stati Uniti ha vinto due Emmy awards), ma che qui in Italia dove è andata in onda la prima stagione (24 episodi), ha dovuto subire gli effetti della cosiddetta dura legge dei palinsesti, con continui spostamenti di orario in fasce antelucane e cambi del giorno di programmazione.

E cosi mentre negli Stati Uniti dal 3 aprile sulla Nbc, riprenderà la terza stagione, iniziata lo scorso settembre con i primi tredici episodi, poi interrotta per lo sciopero degli sceneggiatori, qui da noi non c’è nemmeno l’ombra delle 23 puntate che compongono la season two. Ci sembra di percepire come una sorta di accanimento da parte dell’azienda di Cologno Monzese, che al momento non prevede nemmeno un’anteprima della serie sui canali del digitale terrestre.

E pensare che ci eravamo illusi, con la presentazione dei programmi Mediaset per il 2008, che la serie potesse andare in onda a gennaio ma ormai possiamo solo sperare che venga inserita nella programmazione estiva.

Mystere: serie televisiva… noiosa!

E’ arrivata in Italia, Mystere, la serie televisiva che in Francia ha spopolato, ma che da noi mi auguro non lasci traccia e scompaia al più presto.

Mystere racconta la storia di una studentessa di matematica, di nome Laure, che decide di tornare nel suo paese natale in Provenza, per rivedere la casa della mamma, scomparsa ormai da 15 anni, prima di metterla in vendita. Accade qualcosa che però la tratterrà più del previsto nella città, all’incirca 12 puntate da 50 minuti: al suo arrivo si trovano, in un campo di grano, i famosi cerchi alieni (che ancora oggi non hanno una certa spiegazione), che caso vuole si siano trovati pure il giorno della scomparsa della mamma.

Ora che sapete la storia (che potrete trovar meglio descritta da altre parti, copia pedissequamente dal comunicato stampa, ma senza alcuna critica alla serie, perché mai guardata), vi informo anche sui personaggi e poi passiamo felicemente a stroncare la serie. Oltre a Laure (Toinette Laquière), nella serie troviamo: Xavier (Arnaud Binard), il suo fidanzato avvocato, Guillaume (Patrick Bauchau) il suo papino generale e la moglie Irené (Marisa Berenson), François (Yann Sundberg) il suo fratellastro soldato, con la moglie Erika (Babsie Steger) e il piccolo Lucas (Antoine de Prekel), zia Michèle (Lio) e zio acquisito Paul (Jean-Philippe Ecoffey) e infine, Thierry (Samuel Jouy) lo psicopatico.

Eureka: benvenuti nella cittadina dei geni!

Eureka è una cittadina sconosciuta ai più, abitata totalmente da scienzati o geni, ad eccezione del Marshall Jack Carter (Colin Ferguson) e della figlia adolescente Zoe (Jordan Hinson), che si trasferiscono a viverci, dopo averla scoperta per caso. La popolazione è tecnologicamente avanzatissima e per questa tenuta nascosta dal governo americano, che gli commissiona lavori di massima importanza e segretezza (al centro di tutta la ricerca un manufatto di origine non identificata). L’unico neo di tutti i cervelloni è il fatto di perdersi in un bicchiere d’acqua di fronte a problemi semplicissimi, ed è in questi casi, che Jack passa per l’uomo della provvidenza, diventando a pieno titolo lo sceriffo della città.

I personaggi principali della serie, oltre ai già citati Jack e Zoe, sono: Allison (Salli Richardson), la responsabile del centro ricerca (dalla seconda stagione) e attuale compagna di Jack, nonché ex moglie di Natan (Ed Quinn), l’ex capo della ricerca, Henry (Joe Morton), il meccanico della città, ora anche lui nuovamente lavoratore per il centro (che nella seconda serie ha un ruolo basilare per tutta la storia), il Vicesceriffo Jo Lupo (Erica Cerra), una ragazza che conosce alla perfezione tutte le armi esistenti e le tattiche di guerra e investigazione e Fargo (Neil Grayston), uno degli scienziati di punta del laboratorio.

La novità di questa serie è rappresentata dalla commistione fra i generi commedia (le vite dei cittadini di Eureka, le storie sentimentali dei suoi protagonisti, raccontati con leggerezza e allegria), investigativo (in ogni puntata c’è qualche caso piuttosto particolare da risolvere) e fantascientifico (i casi sono tutti di natura scientifico e il tema principale, che unisce le due serie è il progetto segreto a cui la cittadina sta lavorando), che fanno di Eureka un vero e proprio caso unico e senza precedenti.